All’aeroporto di Alessandria il primo di giugno 2022 si è svolta un’interessante esibizione di droni organizzata dall’azienda LMA (un importante azienda piemontese che lavora nel settore aerospaziale) e patrocinato dall’istituto superiore Volta.
Il primo modello di drone, con ali tipo quelle degli aerei, è stato costruito utilizzando la stampante 3D per la realizzazione dei suoi componenti. Ha una sagomatura che prevede già l’incorporazione della bombola di idrogeno che sarà il combustibile utilizzato in futuro.
il secondo modello di drone, molto classico e versatile, con eliche rotanti tipo elicottero, viene utilizzato attualmente per il soccorso alpino. Dotato di telecamera termica, di GPS e di altri sensori utili alla navigazione e all’impiego in altri campi.
L’esibizione di volo si è svolta sia in modalità di guida da remoto, con l’operatore alla consolle,che con guida automatica con mappe e rotte precaricate sul computer di bordo.
A questo punto si coglie l’occasione per riprendere a parlare dello sviluppo della mobilità del futuro attraverso la tecnologia del drone.
Oggi tutte le industrie aeronautiche stanno investendo enormi quantità di denaro nella mobilità del futuro. Basta fare una piccola ricerca su Google per “vedere” come tutte queste aziende stanno immaginando il futuro della mobilità nella fascia 50/300 km.
Per fare un esempio attuale gli investimenti in questo settore in tutto il mondo sono paragonabili a quelli fatti per il vaccino quindi è lecito aspettarsi risultati importanti in tempi veramente brevi .In Indonesia la società Prestige Aviation ha già acquistato circa 100 droni- commerciali che saranno operativi a breve.
Questo tipo di mobilità sarà sviluppata attraverso un oggetto volante paragonabile ad una evoluzione dei nostri attuali droni come struttura e a un ultraleggero come prestazioni.
Inizialmente con pilota per diventare a guida autonoma nel giro di poco tempo. Certamente non si potrà partire dal giardino di casa ma si dovrà comunque utilizzare una pista, seppur di modeste dimensioni perché questi si cercherà di farli a decollo verticale per agevolare tutti coloro che hanno infrastrutture( quelle classiche) troppo lontane dalla città. E ogni caso per il drone sarà preferibile un decollo corto e quindi e quindi anche può essere utilizzata una pista corta.
Inizialmente la spinta e la navigazione sarà data dall’elettricità che però ha il suo grosso limite nella batteria e nella sua densità di carica, per futuro si prevede altro tipo di combustibile più adatto ad una autonomia di navigazione più lunga e affidabile.
Quindi Alessandria con una pista praticamente in centro ma con la possibilità di decolli e atterraggi senza sorvolare l’abitato ha una opportunità unica per candidarsi ad una futura ( ma già presente) trasformazione della mobilità aerea contribuendo altresì ad una decisiva salvaguardia dell’ambiente, eliminando gran parte dell’inquinamento atmosferico dovuto al traffico automobilistico e aereo.
Enrica Gardiol
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