- Nove giorni consecutivi di superamento dei limiti di PM10
- Ancora allerta di primo livello “arancione”, come la zona
- Il Movimento 5Stelle pone l’accento sui decessi oer smog: “Cirio non fa niente per l’ambiente”
- Nonostante i divieti il traffico non sembra diminuito
- Riscaldamento domestico o traffico? Gli espoerti sono divisi
Da 51 a 81, quando il limite è 50. Un’altalena di nove giorni consecutivi oltre il consentito. Se la zona è arancione, come l’allerta di primo livello, il bollino di attenzione è rosso, rossissimo. con la pioggerella di oggi probabilmente la quantità di plveri sospese nell’aria mandrogna sarà scesa sotto il livello di guardia, tanto vale per far dire a tutti: emergenza passata.
In attesa di un piano traffico e di mobilità un po’ più attento e di controlli al riscaldamento condominiale più serio, il Movimento 5 Stelle tuona in Regione Piemonte: “Cirio non sta facendo politiche ambientali serie”.
“Circa 4.800 decessi nella nostra regione. Torino ha il record regionale di decessi da particolato in proporzione ai decessi totali (10,66%), seguono Novara e Asti (8,67% e 8%), Cuneo (7,82%), Alessandria (7,40%), Vercelli (6,84%), Biella (6,47%), Verbania (5,20%). (Fonte elaborazione Zolezzi – confronto dati AEA e ISTAT 2018)”.
Nel Recovey Plan – dicono i 5 Stelle – si è posta una grande attenzione all’ambiente, ma anche le amministrazioni regionali però devono fare la propria parte: “Di recente dal Ministero ha chiesto un piano straordinario alle regioni del Bacino Padano in seguito alle sanzioni Europee. Cirio e la Lega la smettano di minimizzare il problema smog ed inizino a ragionare su azioni strutturali, che fino ad ora non si sono viste”, si lamentano.
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