Nelle prime ore del mattino di oggi, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Alessandria, a conclusione di articolate e prolungate indagini condotte tra Piemonte e Lombardia, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Alessandria nei confronti di due cittadini rumeni residenti in Pavia, D. I. A., 36enne, e C. C., 40enne, ritenuti responsabili, a vario titolo e in concorso, di tre furti aggravati e due tentati, nonché di porto illegale in luogo pubblico di congegni esplosivi, commessi a Castelnuovo Scrivia (AL), Mezzanino (PV), Pantigliate (MI), Cilavegna (PV) e Pavia (PV), tra ottobre e dicembre 2019.
I due, tra l’altro, sono già noti alle Forze dell’Ordine in quanto gravati da numerosi precedenti di polizia per reati fra i quali: falsità materiale, porto di armi od oggetti atti a offendere, lesioni personali, violenza privata, danneggiamento, furto aggravato in concorso, rapina, resistenza a Pubblico Ufficiale, guida sotto l’influenza dell’alcool, violazione delle norme che regolano l’immigrazione, truffa, reati in materia di stupefacenti, atti persecutori, alcuni dei quali reiterati; elementi che concorrono nel delineare il profilo criminale degli stessi, dediti, nel corso degli ultimi quindici anni circa, ad abituali condotte delittuose.
Le indagini, condotte con l’ausilio di attività tecniche, erano state avviate a seguito di un furto aggravato verificatosi nella notte del 28 ottobre 2019, quando ignoti individui avevano fatto esplodere la cassa continua posta all’esterno del supermercato Gulliver di Castelnuovo Scrivia (AL), asportando la somma di 8.800 euro contenuta all’interno. Le investigazioni immediatamente avviate dal Nucleo Investigativo di Alessandria hanno permesso di delineare il particolare modus operandi degli indagati, che, in una prima fase, forzavano la cassa continua presa di mira al solo scopo di fare attivare un sistema anti-esplosione installato al suo interno, costituito da un gas inerte (anidride carbonica) che, saturando l’involucro, impedisce l’attivazione dell’innesco dell’esplosivo normalmente utilizzato per lo scopo; successivamente, nell’arco delle 48 ore seguenti, i malviventi, dopo avere rubato un’autovettura di piccola cilindrata utile anche a trasportare le bombole di gas, tornavano presso la stessa cassa, ormai non più protetta dal sistema anti-esplosione, praticavano un foro per introdurvi una miscela composta da ossigeno e acetilene e innescavano una violenta esplosione con l’impiego di cavi elettrici collegati a una batteria, asportando il denaro e dileguandosi a bordo dell’auto rubata che abbandonavano poco dopo.
Grazie all’attività investigativa svolta, è stato possibile addebitare agli indagati il tentato furto nella notte del 30 ottobre 2019 presso il centro commerciale Pittarosso di Pantigliate (MI), la cui cassa continua era stata fatta esplodere con la medesima miscela esplosiva, sebbene nella circostanza l’azione non fosse andata a buon fine, in quanto la cassa non conteneva denaro; il tentato furto della notte del 25 novembre 2019 presso l’esercizio commerciale Gran Bar di Pavia, circostanza in cui i malfattori si erano introdotti nel locale previa rimozione delle inferriate della finestra posta sul retro senza riuscire nell’intento a causa dell’attivazione del sistema di allarme, che li aveva costretti alla fuga; il tentato furto della notte del 1° dicembre 2019 presso la cassa continua del supermercato Gulliver di Cilavegna (PV), circostanza in cui i malfattori avevano forzato il dispositivo al fine di fare scattare il sistema anti-esplosione e, il giorno successivo, dopo avere rubato un’autovettura di piccola cilindrata, erano tornati sul posto nella notte, non riuscendo tuttavia a portare a compimento il reato a causa della presenza di una pattuglia dei Carabinieri in servizio perlustrativo, che induceva i malviventi ad abbandonare il mezzo nelle vicinanze e a fuggire. I Carabinieri avevano poi recuperato il veicolo, a bordo del quale venivano rinvenute due bombole di ossigeno e acetilene, con il relativo innesco.
I due rumeni sono stati bloccati nelle prime ore della mattinata odierna, all’uscita delle rispettive abitazioni localizzate dagli investigatori in Provincia di Pavia. Alla vista dei militari non hanno opposto resistenza e, espletate le formalità di rito, sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Pavia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Alessandrina. Le indagini proseguono anche al fine di individuare eventuali complici degli odierni arrestati.
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