2 giugno, piazze e polemiche. La Lega chiede meno tasse

ex sindaci, monarchici, mascherine tricolore

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2 giugno lega

Non è mai stata così partecipata la festa del 2 giugno, seppur con manifestazioni diverse e non tutte ufficiali.

“Tasse più basse”

Un centinaio di persone, perlopiù politici ed amministratori autocertificati

nella salute hanno manifestato silenziosamente in piazza Marconi per protestare contro le politiche governative e in generale sulla gestione dell’emergenza.

Su tutti ha parlato l’on. Riccardo Molinari: “I bonus non servono, sono pochi soldi a tanti che non risolvono nulla. Chiediamo l’abbassamento delle tasse soprattutto per le partite iva, la categoria più penalizzata. Invece il Governo ha pensato di regolarizzare gli immigrati quando sappiamo che nessuna azienda agricola lo ha richiesto e che in Veneto tanti italiani hanno dato la disponibilità per fare i braccianti”. Ritorna così un recente cavallo di battaglia leghista, la flat tax.

La manifestazione è stata pacifica e tranquilla, gli organizzatori sono stati attenti a far mantenere la distanza e le mascherine calate sul volto.

Polemiche tra sindaci

L’ex sindaco Rita Rossa ha criticato la presenza del primo cittadino Cuttica alla manifestazione leghista, dopo aver presenziato alla cerimonia ufficiale, tra i gonfaloni istituzionali.

Signor Sindaco,
La fascia che sta indossando per celebrare la Repubblica, nata dalla lotta partigiana e dalla Resistenza, ha una sacralità laica. Il sangue versato per essa e le vite ad essa dedicata non meritano oltraggi.
Lo dica a chi in nome Suo, come lei, è eletto.
Dica al suo capitano che il dissenso non può mai essere sfregio della Repubblica democratica e nemmeno pagliacciata.
Lei è il sindaco di tutti e mi auguro che non vorrà scegliere di esserlo solo per una parte e ancor di più esporsi al ridicolo di rendere onore alla Repubblica e al suo Capo dello Stato e subito dopo trasferirsi a pochi passi in una piazza dove tutto questo viene contestato. Il dissenso è sacro ed è garantito dalla nostra Costituzione e proprio per questo esercitarlo oggi è un po’ come negarne il valore.

Il sindaco ha risposto distinguendo le due piazze e i due ruoli, quello istituzionale e quello da libero cittadino pensante. Anche se non è sempre così immediato quando si ricopre una carica pubblica separare le due parti.

Anche Fratelli d’Italia ha creato il suo presidio in corso Roma, tra bandiere e mascherine tricolore. Un momento simbolico con i rappresentanti locali del partito (Fabrizio Priano in primis) per dire che “l’Italia non si arrende”.

Monarchia canaglia

C’è chi non si arrende alla Repubblica e vede il 2 giugno come il giorno del grande imbroglio. Carmine Passalacqua, noto monarchico alessandrino, scrive: “Una Repubblica mai proclamata e un Re che non ha mai abdicato. Legalmente l’Italia vive da 74 anni in un inganno politico”. Fate voi.

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