I Gruppi Consiliari PD, Movimento 5 Stelle, Quarto Polo, Lista Rossa, Moderati, Gruppo Dema, sul bilancio di Palazzo Rosso:
“Sottolineiamo l’esigenza di rispetto nei confronti dell’assemblea consiliare in merito ad una situazione molto grave: questa mattina in commissione doveva essere discusso il piano di riequilibrio, ma la discussione non si è svolta. Anche la commissione del pomeriggio, sul Cissaca, non ha avuto esito. E’ una situazione paradossale: non c’è chiarezza, non c’è trasparenza e noi, come minoranza compattamente vogliamo farlo rilevare. La nostra presenza oggi vuole essere testimonianza del fatto che noi siamo pronti a discutere i provvedimenti nell’interesse della comunità alessandrina: siamo molto preoccupati per quello che sta succedendo.
Chiediamo che il piano ventennale di riequilibrio, importantissimo per la storia ed il futuro della nostra città, venga affrontato con la massima serietà e la massima calma. Per questo chiederemo la convocazione di un ulteriore consiglio comunale prima della scadenza del 17 Agosto in modo da scongiurare il commissariamento e il dissesto. Nel frattempo l’assessore Barosini sbraita contro il Comune e le stesse funzioni del suo assessorato. Dalla minoranza emerge la richiesta di dimissioni”.
La Maggioranza risponde che con “coraggio e determinazione” ha lavorato per risolvere la “splendida” situazione ereditata dal Maria Rita Rossa, Sindaco. E’ sempre la polemica dei debiti lasciati dall’inquilino precedente, con la Corte dei Conti che bacchetta i ragionieri per quei 46 milioni “spariti” dal bilancio. “Oggi, quindi la Città, gli alessandrini, devono recuperare 75 milioni. Due sono le soluzioni: dichiarare un nuovo dissesto o recuperare in 20 anni questa cifra, sicuramente importante. La Maggioranza non si nasconde, non ha paura e vuole che questa volta Alessandria trovi la soluzione definitiva ai suoi problemi. Il Piano deve essere il migliore attuabile, credibile e sostenibile. Il Piano deve raccogliere il parere dei Revisiori dei Conti e, a tal fine, la Maggioranza sta approfondendo con l’Organismo di revisione, aspetti non legati alle questioni meramente contabili. La situazione ha impedito alla Commissione convocata questa mattina di licenziare la versione definitiva del Piano. I componenti ne erano stati informati ufficialmente nella serata di ieri. La Maggioranza non ha necessità di nascondersi o di usare sotterfugi ma, rispettosa dei ruoli e delle funzioni, ha ritenuto di dover discutere il Piano solo nella sua versione finale, ovvero completo del parere dei revisori”.
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