È ormai quasi un decennio che la Juventus si attesta come la miglior squadra del campionato italiano, nonché come una delle più forti e temibili di tutto il panorama calcistico europeo. Se, nei primi anni, come si legge anche sul sito https://www.corrieredellosport.it/news/calcio/serie-a/juve/2019/03/02-54021822/clamoroso_la_juve_pensa_al_ritorno_di_conte_/, un ruolo decisivo nei successi dei bianconeri è stato recitato da Antonio Conte, a cui va riconosciuto il merito di aver vinto il primo scudetto della nuova era Agnelli da autentico outsider e di aver accelerato il processo di crescita del club juventino, nelle ultime cinque stagioni l’assoluto protagonista è stato Massimiliano Allegri.
Un uomo in missione
Il tecnico livornese, grazie alla sua innata capacità di adattarsi e di saper uscire sempre a testa alta da ogni difficoltà che si è palesata nel corso degli anni lungo il proprio cammino, ha saputo costruire una corazzata pressoché invincibile che, negli ultimi anni, ha sfiorato per ben due volte il trionfo in Champions e che in Italia è reduce dalla conquista di ben sette titoli nazionali consecutivi, impresa, come raccontato dal sito https://it.eurosport.com/calcio/serie-a/2017-2018/juventus-il-7-scudetto-di-fila-vale-l-aggancio-al-lione-ma-in-europa-il-record-del-rosenborg._sto6739406/story.shtml, mai riuscita a nessuna squadra nella storia del nostro campionato. Nonostante quattro di questi sette titoli siano stati vinti proprio da Massimiliano Allegri, al tecnico toscano va riconosciuto l’indubbio merito di essere stato capace di fornire sempre nuove motivazioni alla propria squadra, anche in partite che, magari, avrebbero potuto essere prese sotto gamba. Non è un caso, pertanto, che ad oggi, la Juventus, dando un’occhiata al sito https://www.betfair.it/sport è praticamente certa della vittoria del campionato, grazie a 25 vittorie conquistate in 28 partite, con tre pareggi ed una sola sconfitta.
La Champions League: più che un obiettivo, un’ossessione
L’unica critica che potrebbe essere mossa ad Allegri ed alla sua Juventus è di non aver saputo replicare in Champions League i successi ottenuti in Italia. Il calcio europeo, però, è completamente differente rispetto a quello che si gioca in Serie A, sia per i concetti di gioco espressi che per il modo in cui le partite vengono affrontate. Nonostante ciò, sotto la sua gestione, come raccontato anche al link https://www.corriere.it/sport/cards/juventus-tutte-finali-perse-sono-21-50-champions-league-amara-7-ko-9-finali/partite-perdute_principale.shtml, Allegri è riuscito a portare la Juventus per ben due volte in finale e per due volte in semifinale di Champions. Complice anche l’arrivo di Cristiano Ronaldo, reduce dalla conquista di ben tre Champions consecutive alla guida dei Blancos del Real Madrid, il sogno di alzare la Coppa dalle grandi orecchie sembra essere decisamente più realizzabile rispetto al passato. Ai quarti di finale della competizione, la Juventus dovrà vedersela con gli olandesi dell’Ajax che, protagonisti assoluti di questo inizio di stagione, agli ottavi hanno eliminato proprio il Real Madrid, attestandosi come una delle realtà più interessanti di tutto il calcio europeo. La Champions per tutto l’ambiente bianconero è ormai diventata una vera e propria ossessione e chissà che questa non possa essere la stagione giusta per riportare la coppa all’ombra della Mole.
Massimiliano Allegri, con il suo fare da leader indiscusso, si prepara ad affrontare il momento cruciale della stagione, nella speranza che, dato ormai per certo l’ottavo scudetto consecutivo per i bianconeri, il suo quinto di fila, questa volta essere la volta buona per trionfare anche in Europa.
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