Paolo Bobbio (Ream): “Energia pulita e innovazione tecnologica: il Gruppo Amag è pronto a scommettere sul futuro”. In ‘rampa di lancio’ una nuova azienda del gruppo “Ream oggi è una crisalide, che sta per trasformarsi in una splendida farfalla”. Paolo Bobbio, dal giugno 2018 presidente della società del Gruppo Amag che opera nel settore della gestione calore,
per essere presenti, da protagonisti di eccellenza, sul mercato dell’energia ‘pulita’ ed eco compatibile. Nei prossimi mesi ci saranno senz’altro novità importanti, e il know how di Ream si rivelerà prezioso, punto di partenza verso nuove sfide”.
Un po’ di storia
Ream è acronimo di Restiani + Amag. La società nacque, nel 2003, proprio per mettere a fattor comune le competenze del socio pubblico (51%) e privato (49%) nel settore, all’epoca centrale e strategico, della gestione integrata di impianti termici, sia residenziali che aziendali. “Con
competenza e professionalità – sottolinea Paolo Bobbio – Ream ha gestito per 15 anni, sul territorio alessandrino, la progressiva conversione dagli impianti di riscaldamento a gasolio (ormai rarissimi, e certamente inquinanti) a quelli a gas metano, che rappresentano oggi lo standard di mercato, sia pur in un contesto di costante evoluzione”.
Non solo: l’impiego del metano quale combustibile ha consentito e consente di privilegiare anche l’aspetto ambientale, e la qualità dell’aria. Infatti con le trasformazioni degli impianti di riscaldamento e di produzione acqua calda per uso igienico – sanitario da olio combustibile e
gasolio a gas metano, con sistemi a condensazione, si sono ridotti in modo significativo i consumi di combustibile e le conseguenti emissioni in atmosfera, principalmente di CO2 e NOx, rispettando i limiti emissivi stabiliti dalla normativa della Regione Piemonte.
Il futuro è ‘l’energia pulita’
Ora però è arrivato il momento di aprire un nuovo capitolo nella storia dell’energia, e l’arrivo di Paolo Bobbio alla presidenza di Ream (giugno 2018) e di Paolo Arrobbio alla presidenza del Gruppo Amag (agosto 2018) ha coinciso con la decisione di ‘attrezzarsi’ per affrontare sfide, e cogliere opportunità. E’ alle porte, in particolare, la costituzione dinanzi a notaio di una nuova società del gruppo Amag, che in qualche modo rappresenterà una sorta di Ream 2.0, e guarderà alla nuova frontiera del trasporto elettrico, e dell’illuminazione pubblica gestita con criteri assolutamente ‘rivoluzionari’.
La sfida del futuro si chiama ‘smart city’, e i principali asset su cui puntare sono senza ombra di dubbio l’energia pulita, e nuovi lampioni ‘intelligenti’ in grado di garantire da un lato un consumo ‘calmierato’ di energia, e dall’altra un forte controllo del territorio, attraverso un sistema di
telecamere in grado di filmare eventuali reati: infrazioni al codice della strada, ma anche abusi nello smaltimento dei rifiuti, ad esempio.
Ritengo sia comunque positivo controllare e centralizzare le emissioni,si spera poche e quasi inerti,per aumentare l’utilizzo dell’elettrico
sara’ comunque da non sottovalutare l’impatto della campagna per l’ambiente del nuovo movimento Fridaysforfuture.