“Il diritto all’aborto degli anni Settanta viene messo in discussione da una percentuale sempre più preoccupante di ginecologi obiettori di coscienza”. Anche ad Alessandria l’associazione “Non una di Meno” – femminattiviste post sessantottine – si battono, come analoghe associazioni nel mondo – per il diritto all’aborto e per una società più giusta, tra uomo e donna.
“Il diritto all’aborto è una conquista sociale che deve essere garantita non solo sulla carta, ma anche e soprattutto all’interno degli ospedali”. Sempre più medici intra moenia sono obiettori di coscienza. Un po’ meno negli studi privati…
Sabato 16 Settembre alle 17,30 si terrà un’assemblea pubblica all’Ex Taglieria del Pelo per i diritti delle donne, il diritto al’aborto e per far si che il 28 settembre diventi la giornata mondiale dell’aborto sicuro e legale.
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