Disgusto, ‘braghe calate’… i centauri non l’hanno presa benissimo alla notizia che le moto non sono più ben accette nel santuario della Madonna della Creta, protettrice dei motociclisti. Al 72mo motoraduno internazionale, per la prima volta, non si potrà entrare in chiesa con le moto, come si è sempre fatto per seguire la messa e per ricevere la benedizione.
Questo aspetto del raduno più longevo d’Italia era forse l’unico che poteva caratterizzare l’evento che si snoda tra Castellazzo Bormida e Alessandria, sempre a metà strada tra una sagra di paese e un ‘motor event’ che ha voglia di ribalta veramente internazionale. Per fortuna quest’anno i festeggiamenti del 7-9 luglio tornano in mezzo alla città, ai giardini della stazione e in centro, proprio per creare ‘movimento’.
Il Rettore della chiesa non aveva già molto gradito l’anno scorso dei motori nella navata, e così per la 72esima edizione c’è stato il no secco, con il placet del vescovo che non sarà neppure presente. Una frattura che si fa sentire proprio perché viene a mancare l’aspetto di originalità dell’evento.
Viste le polemiche è probabile che il prossimo anno le due posizioni possano avvicinarsi un pochino, ma questa volta ci si deve accontentare.
Per il programma: http://www.mcmadonnina.it
Il post rimosso faceva riferimento al ‘disgusto’ per aver calato le braghe, un’affermazione sicuramente dettata dall’amarezza dell’immediato, ma che da parte degli organizzatori non è certo un gran segno di maturità e professionalità. Tutti i post polemici sono stati rimossi dalla pagina ufficiale dei Centauri.
Il Vescovo dice la sua:
Arrivando in diocesi cinque anni fa, ho trovato trovato in una situazione di tensione tra gli organizzatori e il rettore del santuario. Ho cercato allora una mediazione per riportare la festa al contenuto di devozione da cui è nata. A più riprese, in diversi anni, insieme con gli organizzatori sono stati decisi alcuni passaggi per rispondere a un’esigenza spirituale, sicuramente presente nei centauri”.
“Con gli organizzatori prendevamo insieme, e sottolineo insieme, alcune decisioni che poi venivano da loro completamente disattese. Una gravissima mancanza di rispetto nei confronti dei centauri, e anche nei miei. Si è arrivati al culmine di questa situazione paradossale quando l’anno scorso gli organizzatori non sono nemmeno andati a concordare gli orari delle Messe con il rettore, che ha dovuto leggerli dai manifesti pubblicati nel paese! Vi sembra un comportamento corretto? Senza contare l’atteggiamento ostile e populistico degli organizzatori, che in queste ore sui social network hanno cercato un facile consenso, guardandosi bene dal raccontare la verità tutta intera”.
Questo atteggiamento di “guerra”,così la definisce il capo della diocesi, si contrappone al senso della festa, che è un incontro di “pace” e riconciliazione. “I centauri verranno accolti con gioia” spiega monsignor Gallese “e le loro moto saranno benedette sotto il porticato del santuario. La preghiera alla Madonna attraverso il Rosario del sabato sera e la celebrazione eucaristica di domenica saranno offerte con cura e dedizione”.
“Sono molto dispiaciuto che i centauri che hanno una vera devozione si trovino coinvolti in questa situazione a motivo della scarsa sensibilità degli organizzatori, che invito a ripensare al loro comportamento e ad avere un atteggiamento costruttivo e di riconciliazione.
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