Ricapitoliamo: c’è il sindaco uscente Rita Rossa che sebbene non si sia candidata ufficialmente parla e presenzia ad incontri come se lo fosse. C’è la sua ex vice, Oria Trifoglio, ginecologa, con il Quarto Polo. Cesare Miraglia, sempre proveniente dal centrosinistra deluso, è della partita elettorale. Gianni Ivaldi, altro ex di Giunta, vuole riaccendere Alessandria. Sempre a sinistra c’è Renato Kovacic, l’ultimo dei Moichani comunisti. A destra Lega-Forza Italia e UDC si sono ritrovati uniti come ai vecchi tempi, sponsorizzando Gianfranco Cuttica di Revigliasco. Il Movimento 5 Stelle vorrebbe a Palazzo Rosso Michelangelo Serra.
Spunta l’ottavo candidato, Emanuele Locci, militante nell’area di Alleanza Nazionale da quando aveva i calzoni corti. Lui va da solo, dopo aver provato e riprovato a convincere il centrodestra a fare le primarie, se proprio non lo volevano come candidato unico.
Otto son sempre meglio dei sedici di cinque anni fa, ma comunque tanti. E’ la democrazia bellezza?
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