Siamo ancora all’idea. Quando il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi in visita alla Cittadella (ancora mezza chiusa) chiese agli amministratori locali dell’epoca questuanti di aiuti statali cosa volessero fare della fortezza, nessuno seppe dare una risposta. Nessuno aveva una idea allora, nessuno, per ora ce l’ha adesso. E così, oltre ad incassare gli apprezzamenti di un ministro in visita, di passi avanti in 15 anni se ne sono fatti pochi. Anche Dario Franceschini l’ha detto chiaro: serve una bella idea, dopodiché si può vedere di finanziare il progetto. Soldi non se ne sprecano. Il ministro ai beni culturali ha passeggiato anche sul ponte Meier prima di ammirare la maestosità della Cittadella, insieme alle Autorità del territorio, al Prefetto Romilda Tafuri, all’Europarlamentare Daniele Viotti, ai Parlamentari Daniele Borioli, Cristina Bargero e Fabio Lavagno, ai Consiglieri Regionali Domenico Ravetti, Walter Ottria, agli Assessori Regionali Giuseppina De Santis e Antonella Parigi, alla Sovrintendente alle Belle Arti Luisa Papotti e agli Assessori comunali Vittoria Oneto, Marcello Ferralasco, Giancarlo Cattaneo, Maria Teresa Gotta e Mauro Cattaneo e al Presidente del Consiglio Comunale Enrico Mazzoni e naturalmente il Sindaco Maria Rita Rossa.
La Cittadella è uno dei siti che il Ministero dei Beni Culturali intende gestire direttamente, è già qualcosa. “La Cittadella è davvero un luogo strepitoso e unico — ha affermato il Ministro Dario Franceschini — e con questa consapevolezza abbiamo già iniziato a ragionare come Ministero. L’obiettivo è quello di fare una scelta di recupero e valorizzazione che sia realmente di rilievo nazionale affinché la Cittadella di Alessandria, al pari di alcuni altri siti e monumenti italiani, quali il Porto Vecchio di Trieste o l’ex-carcere di Ventotene, sia beneficiata da significativi investimenti in termini di risorse pubbliche”.
Commenta per primo