Obbligo di mascherine all’aperto da 4 dicembre al 15 gennaio

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Il Sindaco, Gianfranco Cuttica di Revigliasco, ha emanato oggi 1°dicembre, l’ordinanza n°15, allo scopo di contenere i rischi legati all’incremento dei contagi da Covid-19 a livello regionale e nazionale

L’ordinanza stabilisce di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie nei LUOGHI ALL’APERTO dalle ORE 00.01 del 4 DICEMBRE 2021 alle ORE 24 del 15 GENNAIO 2022 nelle seguenti aree e vie:

– nelle AREE comprese tra:

• Corso Lamarmora, • Largo Bistolfi • Spalto Marengo • Spalto Rovereto • Corso Monferrato • Corso Virginia Marini • Corso Felice Cavallotti • Corso Crimea • Piazza Garibaldi • Corso 100 Cannoni • Corso Lamarmora – in corso Acqui nel tratto compreso tra Corso Carlo Alberto e Piazza Zanzi – nelle aree mercatali della Città e dei sobborghi, incluse quelle in cui hanno luogo i mercatini natalizi. L’inosservanza del provvedimento è sanzionata con una multa da €400,00 a € 3000. Ormai questo tipo di ordinanza è stato adottato da parecchi comuni e città italiane, Milano in testa.

Non comprendiamo fino in fondo la motivazione di carattere sanitario e la ratio di queste disposizioni perché anche l’ OMS ha già dichiarato più volte che le mascherine all’aperto sono assolutamente inutili.

Ci viene da dubitare che un’iniziativa di questo genere possa solamente essere una sorta di “coreografia” per rappresentare la drammaticità di una situazione sanitaria che invece non presenta dati allarmistici.

Infatti i dati Agenas, stabili ormai da diverse settimane, indicano che a livello nazionale le terapie intensive sono occupate mediamente al 4%. in questo periodo.

Da più parti poi, a livello nazionale, si invoca la necessità di procedere a lockdown mirati o generalizzati e queste iniziative locali e generalizzate possono costituire gli utili e necessari passaggi per indurre le persone al convincimento del persistere maligno della pandemia. Così facendo si giustificherebbe un ulteriore prolungamento dell’emergenza nazionale e poi, perché no, anche, ad esempio, la legittimazione per un rinvio delle elezioni sia nazionali che amministrative locali.

Della qual cosa non se ne dispiacerebbe nessuno, tranne naturalmente, il cittadino.

Enrica Gardiol