
Maledetta primavera, le giornate sono così belle che vien voglia di uscire. Una quarantena in autunno sarebbe stato meglio, soprattutto ad Alessandria. Giornate piovose ed uggiose, nebbia per tutta la mattina e poca voglia di avvicinarsi già normalmente, figuriamoci con il distanziamento forzato. Invece no, questo virus con la corona è sbocciato nel periodo peggiore.
Domenica 3 maggio, il giorno prima del D-day, quello che dà via libera alle finte aperture, alle passeggiate di corsa e alle trombate spacciate per visite di cortesia distanziate alla ottuagenaria zietta. Domenica, dicevamo: la vigilia dell’apertura è un’apertura essa stessa? Così devono aver pensato molti alessandrini che si sono buttati nuovamente sotto i viali, sugli argini, nei parchi e nei Forti (Acqui) per trascorrere la giornata di sole. Tanti senza mascherina, tanti senza rispettare le distanze.
E non siamo neppure al 4 maggio.
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