Intanto la Regione querela la trasmissione per le inesattezze sul pasticcio piemontese
La questione Report ad Alessandria e Tortona finisce in Parlamento. Due deputati della Lega in Commissione Vigilanza Rai hanno scritto per chiedere chiarezza dopo la trasmissione andata in onda in cui non ci sarebbe stato il dovuto equilibrio giornalistico. Mancanza di contraddittorio, di verità, mancato pluralismo… insomma, quel servizio non è andato giù ad alcuni deputati del Carroccio, soprattutto dopo che il sindaco di Tortona, Chiodi, si era pubblicamente lamentato di essere stato intervistato invano: quaranta minuti di parole non andate in onda. Neppure un secondo, sebbene intervista non voglia dire pubblicazione (sui giornali come in tv).
“Abbiamo chiesto che la Rai chiarisca su alcune inesattezze riscontrate nel servizio di Report, trasmesso lo scorso lunedì, intitolato “Il pasticcio piemontese” incentrato sull’emergenza Coronavirus nella provincia di Alessandria. Nonostante, oggi più che mai, sia assolutamente necessario che la Tv di Stato osservi pedissequamente gli obblighi di pluralismo, completezza, imparzialità, obiettività, garanzia di un contraddittorio adeguato, effettivo e leale, nel servizio messo in onda su Rai 3 appare chiaramente che l’approccio giornalistico d’inchiesta del programma non è equilibrato e che nel suo contenuto ci siano diverse inesattezze. Nel video, infatti, viene mostrata una presunta sala d’aspetto per pazienti in attesa di tampone per Covid-19 di fronte al bar dell’ospedale regolarmente aperto, ma di fronte ad esso ci sono due corridoi e non vi è, quindi, traccia della sala d’aspetto mostrata nel servizio. Inoltre, sono riportate delle specifiche affermazioni rilasciate da diversi soggetti intervistati senza che sia fornito necessario ed adeguato contraddittorio. Risulta, anche, che la troupe abbia registrato un’intervista di circa 40 minuti con il sindaco di Tortona ma che non sia stata mostrata, neanche parzialmente. Se lo scopo dell’indagine di Report era di capire dove e se ha ceduto la sanità piemontese in un momento così delicato, è doveroso che non ci siano ombre ed inesattezze. Per questo, chiediamo e ci aspettiamo che la Rai chiarisca al più presto queste “incongruenze” nel rispetto della verità dei fatti e del diritto dei cittadini ad essere informati”. Così i parlamentari piemontesi della Lega in Commissione Vigilanza Rai, Giorgio Maria Bergesio e Paolo Tiramani.
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