Allenatore arrestato per pedopornografia. Riconosciuto vent’anni dopo da una sua vittima

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AGGIORNAMENTO: Si è suicidato nel carcere Don Soria dove era stato rinchiuso l’allenatore arrestato per i fatti sotto citati. Si è tolto la vita con un sacchetto di plastica.

 

Arrestato una persona ultrasessantenne di Alessandria, incensurato, attualmente inoccupato, ritenuto responsabile dei reati di detenzione di ingente materiale pornografico e di atti sessuali con minorenne. I militari, dopo diverse settimane di pedinamenti e appostamenti, nel pomeriggio lo hanno visto rincasare in compagnia di un ragazzino. A quel punto, anche in considerazione delle risultanze investigative sino ad allora acquisite, hanno deciso di fare irruzione nell’alloggio, dando peraltro esecuzione al decreto di perquisizione trovando il giovanissimo “ospite” vestito, a differenza dell’uomo, che veniva trovato in bagno, con la porta aperta e seduto sul water, con indosso solo una maglietta ed in mano un paio di mutande. Invitato a rivestirsi, l’uomo veniva reso edotto del motivo della presenza dei militari, che gli notificavano il provvedimento procedendo subito dopo alla perquisizione dei presenti e dell’abitazione, all’interno della quale rinvenivano e sequestravano un ingente quantitativo di materiale videofotografico, informatico e documentale di produzione amatoriale (centinaia tra: foto; videocassette VHSC e HI8; schede SD/micro-SD; diari e/o lettere manoscritte verosimilmente da minori all’indirizzo dell’uomo in cui essi facevano riferimenti ai rapporti d’amore, affetto e/o amicizia con quest’ultimo; oltre a riviste per adulti) dall’inequivocabile contenuto pedopornografico, nonché numerosi capi di biancheria intima per bambini. In considerazione di quanto rinvenuto, l’ultrasessantenne veniva condotto in Caserma per gli ulteriori accertamenti del caso mentre il minore, infraquattordicenne, espletate le formalità di rito, veniva affidato ai suoi genitori prontamente avvisati. A seguito della visione, a campione, dell’ingente materiale dal contenuto pedopornografico rinvenuto, veniva tra l’altro accertata la presenza di riprese amatoriali in cui l’uomo aveva rapporti sessuali con giovani palesemente infraquattordicenni.
Alla luce delle evidenti risultanze acquisite ed ancorché in attesa di procedere al dettagliato esame del copioso materiale sequestrato, l’uomo veniva dichiarato in arresto per i summenzionati reati e immediatamente tradotto presso la casa circondariale “Cantiello e Gaeta” di Alessandria.
Le indagini avevano avuto inizio grazie alle informazioni fornite da un giovane che nei mesi scorsi, all’interno di un bar, aveva riconosciuto l’arrestato come colui che oltre vent’anni prima aveva abusato di lui, all’epoca minorenne, negli ambienti delle squadre di calcio giovanili. Nella circostanza, lo aveva seguito fuori dal locale e lo aveva visto incontrarsi con un ragazzino ed allontanarsi con lui a bordo di un’auto. A quel punto, sebbene l’accaduto gli avesse riportato alla memoria la dolorosa esperienza vissuta da bambino, aveva deciso di rivolgersi ad un Maresciallo dei Carabinieri del Nucleo Investigativo alessandrino al quale, in presenza della moglie, aveva raccontato in lacrime sia il vissuto di quando era piccolo che la scena alla quale aveva assistito qualche giorno prima.
A seguito dell’udienza di convalida tenutasi nella tarda mattinata odierna il Giudice ha convalidato l’arresto e, ricorrendone le condizioni, ha disposto l’applicazione della misura coercitiva della custodia cautelare in carcere.