Via Giordano Bruno: la palazzina sgomberata torna ad essere occupata

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A vincere è l’illegalità o l’inerzia delle istituzioni?

Il 22 agosto, Svegliati Alessandria ha denunciato pubblicamente, con un video diventato virale, lo stato disastroso in cui vivevano clandestinamente numerose persone irregolari all’interno di una palazzina abbandonata in via Giordano Bruno, a pochi passi dal ponte Meier, simbolo della città.
Una situazione da terzo mondo: rifiuti, sporcizia, degrado, condizioni igienico-sanitarie inaccettabili.

Il video ha sollevato indignazione, ma anche una domanda precisa: com’è possibile che tutto questo accada nel cuore della nostra città?
Il 26 agosto con una conferenza stampa, sulla scia dell’ondata di indignazione, il sindaco e le istituzioni si sono mossi: sgombero immediato, accessi murati, portone chiuso con lucchetti.

Tutto documentato con foto, interviste, e promesse di “controllo del territorio”.
Ma oggi, a meno di un mese da quello sgombero, la realtà supera ogni previsione.
Il lucchetto è stato tagliato.

Il muro abbattuto. Gli stessi occupanti sono tornati dentro. Tutto come prima. Peggio di prima.
A questo punto le domande che si pongono i cittadini sono legittime e inevitabili:
Dove sono i controlli promessi?
Chi ha il dovere di monitorare la palazzina che cosa ha fatto finora?
Lo sgombero del 26 agosto è servito solo a fare passerella politica?
Qual è il valore reale delle parole “legalità” e “sicurezza”, se in meno di un mese tutto torna com’era?
Chi è davvero a governare il territorio: le istituzioni o chi se ne frega delle regole?

L’impressione è che l’illegalità abbia vinto, che la sensazione di impunità sia totale.
Quello che stiamo vivendo ad Alessandria è l’ennesimo caso in cui lo Stato (locale e non) si mostra incapace di garantire legalità, sicurezza, controllo e dignità urbana.
Il sospetto è che lo sgombero del 26 agosto sia stato solo una mossa “cosmetica” per tranquillizzare l’opinione pubblica e mostrare un’efficienza che non esiste.

Un’operazione di facciata, buona per qualche servizio stampa, ma senza continuità, senza visione, senza risultati.
Nel frattempo, chi rispetta le regole, paga le tasse e cerca sicurezza si sente preso in giro.
Il ritorno degli occupanti nella palazzina di via Giordano Bruno non è solo un atto di arroganza, ma una prova evidente che oggi ad Alessandria l’illegalità agisce indisturbata.
I cittadini non vogliono più essere spettatori di questa commedia dell’assurdo.
Esigono risposte e responsabilità. Vogliamo un’amministrazione che protegga il territorio, non che lo lasci in balia del degrado.

Luigi Manzini


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