A MIA NONNA : un semplice gesto

Aiuta il giornalismo indipendente

Supporta La Pulce nell'Orecchio in questo periodo difficile in cui l'informazione, anche quella scomoda, fa la differenza sulle fake news e la misinformazione.

Sbucciavo un frutto con il coltello e, come spesso capita con i gesti minimi della quotidianità, si è innescata una potente madeleine.
Da bambina mi vergognavo dinanzi a mia nonna, perché non sapevo sbucciare una mela e la cosa è continuata: lei brontolava con finta espressione di severità, con quell’ironia che ho amato troppo tardi, poi mi passava il frutto tagliato e sbucciato.
Lei, che non finiva mai un pasto senza aver mangiato un frutto, era una tagliatrice straordinaria, non un filo di polpa rimaneva sulla buccia, mentre io…
Ecco, i gesti.
Dietro quel piccolo movimento delle dita, del palmo, del polso, si nascondeva un’antica sapienza, insieme a qualcosa di misterioso che si tramanda.
Quel porgere una fetta di mela – in genere la parte migliore del frutto – è espressione di un gesto d’amore.
Anche se la razionalità impone di non credere ai fantasmi, io so che una parte di lei, non so dire quale, è qui intorno a me, con me.
Anzi, di più: è in me, nelle mie dita, nei movimenti della mia mano, nei miei gesti, negli sguardi, nei toni della mia voce.
Ed è questa cosa qui ciò che sento “eterno”.

Enrica Gardiol


Scopri di più da

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

Informazioni su La Pulce nell'Orecchio 3744 Articoli
La Pulce nell'Orecchio

Commenta per primo

Rispondi

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.