
Sabato 3 maggio 2025, ai giardini pubblici della stazione di Alessandria, una passeggiata occasionale ha rivelato una situazione di forte degrado che lascia poco spazio all’interpretazione: stracci legati agli alberi (residui di scenografie di manifestazioni culturali) ormai dimenticate e strutture abbandonate testimoniano la mancanza di manutenzione e attenzione verso uno spazio pubblico di grande respiro per la città.
La presenza di un vecchio telo, residuo di un evento LGBTQ+ tenutosi mesi fa, lasciato lì, proprio accanto a un’area giochi per bambini e a una scultura astratta donata alla città rapprenta iconicamente l’abbandono di questa area.
Tra i bagolari, che circondano la zona, si notano anche cavi elettrici fissati agli alberi, probabilmente collegati a impianti di illuminazione non più funzionanti, come fari e corde abbandonati tracce dell’evento dell’autunno scorso.
Man mano che ci si avvicina al laghetto, che appare trascurato e sporco, notiamo
l’acqua stagnante trasformata in un habitat ideale per mucillagini e insetti nocivi.
Non certo l’ideale per la salubrità del luogo.
La scalinata e il ponticello, mostrano segni evidenti di cedimento e sporcizia di guano di piccione.
La vegetazione cresce incontrollata, le foglie cadono nel laghetto peggiorando ulteriormente la qualità dell’acqua e l’aspetto generale del parco.
È evidente la mancanza di una manutenzione costante e di una cura per questo bene pubblico che ha sempre rappresentato la città e che ora mostra segni di declino preoccupanti.
Vanni CENETTA





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