
Nel cuore della notte, un uomo rispettabile, devoto e profondamente religioso si avvicinò a Gesù con domande sincere.
Era Nicodemo, un fariseo, un maestro d’Israele, e ciò che si sentì dire lo colpì come una rivelazione sconvolgente: “Devi nascere di nuovo” (Giovanni 3:-5).
Non si trattava di una metafora, né di un’esortazione a migliorare la propria condotta.
Gesù stava indicando una necessità radicale, un’esigenza fondamentale che coinvolge ogni essere umano, senza eccezioni.
La nuova nascita non è un concetto simbolico, ma un’esperienza concreta, essenziale per chiunque desideri accedere al regno di Dio.
Essa non dipende dalla provenienza familiare, non è frutto della volontà personale né dell’influenza altrui.
Non si eredita, non si conquista con le opere o con l’impegno religioso.
Si tratta di un intervento diretto di Dio, un atto soprannaturale che trasforma la natura interiore di una persona.
Molti confondono la nuova nascita con l’adesione a una dottrina, con il battesimo, con il cambiamento di abitudini o con un generico senso religioso.
Ma si può essere profondamente morali, attivi in ambito ecclesiastico, persino predicatori della Parola, senza essere mai nati di nuovo.
Il cuore del problema è nella natura stessa dell’uomo.
Per nascita naturale, ereditiamo una condizione separata da Dio (Romani 5:12,18-19; Salmo 51:5), una natura chiamata “carne” che non può piacere a Dio né comprenderlo.
Le Scritture dichiarano che ciò che nasce dalla carne rimane carne, e solo ciò che nasce dallo Spirito è spirito (Giovanni 3:6).
Per questo motivo, l’uomo non può vedere né entrare nel regno spirituale di Dio senza una trasformazione operata dallo Spirito Santo.
L’immagine del regno, come sfera di giustizia, pace e gioia nello Spirito, ci mostra chiaramente che non si tratta di un luogo fisico, ma di una realtà spirituale accessibile solo a chi possiede una natura spirituale.
La nuova nascita è quindi un passaggio da una vita segnata dalla separazione e dalla morte spirituale, a una vita connessa alla fonte stessa della Vita, Cristo.
Non si tratta di migliorarsi, ma di rinascere.
E come avviene questa rinascita?
Gesù la spiega con chiarezza: tramite l’acqua e lo Spirito (Giovanni 3:5).
L’acqua simboleggia la Parola di Dio, che agisce come specchio e come detergente: rivela la condizione perduta dell’uomo e annuncia il messaggio di grazia.
Lo Spirito Santo, terza persona della Trinità, usa questa Parola per convincere il cuore umano, per generare fede, per comunicare la natura divina.
Infine, la nuova nascita avviene nel momento in cui la persona crede.
Gesù stesso fece riferimento a un episodio dell’Antico Testamento per spiegare questa verità (Numeri 21:4-9; Giovanni 3:14-16): come gli israeliti, morsi dai serpenti, vennero salvati semplicemente guardando al serpente di rame innalzato nel deserto, così oggi chiunque guarda a Cristo crocifisso con fede viene salvato.
Il peccato ha portato il giudizio, ma Dio ha offerto una via: l’innalzamento del Figlio.
Il pentimento apre la strada alla rivelazione, e la rivelazione conduce al rimedio: Cristo stesso.
L’unica condizione per ricevere la vita eterna è credere in Lui (Giovanni 3:16-21).
In poche parole il peccatore colpevole e perduto se crede nel fatto che Cristo è morto per i suoi peccati e lo accetta come suo unico e personale Salvatore, riceve vita eterna.
Non si tratta di un’esperienza emotiva, ma di una realtà spirituale: nel momento in cui si crede, si nasce.
La vecchia natura, corrotta e incapace, viene sostituita con una nuova, capace di conoscere, amare e servire Dio.
La nuova nascita non è quindi un’opzione per pochi eletti, ma una chiamata urgente e universale.
Oggi, in un mondo che cerca risposte nelle riforme, nei programmi, nelle ideologie e nei cambiamenti esterni, il messaggio di Gesù risuona con forza immutata: “Bisogna che tu nasca di nuovo”.
Non si tratta di religione, ma di vita.
Non di sforzi umani, ma di grazia divina.
È un’opera interiore, invisibile ma reale, che cambia per sempre la direzione dell’esistenza.
È un invito aperto, un dono pronto per essere ricevuto.
Chi ascolta, crede e si affida al Figlio, entra in una nuova dimensione: quella dell’eternità cominciata qui e ora.
Fabio BOLDRIN
Sara BORGOGLIO
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