Il personaggio dell’anno 2024: Giovanni Barosini

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E’ stato quel peso in più che ha fatto pendere la bilancia delle elezioni verso il centrosinistra, ha ricoperto incarichi amministrativi, politici ed istituzionali in provincia di Alessandria dal 2007 – e forse anche prima – quasi ininterrottamente, passando da Comune a Provincia. Dopo una parentesi come presidente del Consiglio comunale di Palazzo Rosso Giovanni Barosini da Cave è, esponente di Azione, nell’anno concluso è stato nominato vice sindaco della città, con deleghe importanti per il futuro della stessa: marketing territoriale (che tradotto vuol dire ‘come attrarre turisti e abitanti), gemellaggi, commercio, rapporti con la sanità locale (asl e Aso), teatro (il Comunale in ristrutturazione, ma in senso lato anche della cultura).

Negli anni è riuscito a mantenere il suo gruppo di estimatori ed elettori praticamente intatto (forse anche in aumento), nonostante il cambio di direzione e gli alti e bassi della politica nazionale, in generale. La sua capacità è stata quella di dialogare con tutti, essere molto presente tra la gente. Un politico alla ‘vecchia maniera’ che ha aggiunto alla socialità anche i social, continuando a mantenere una certa attenzione alla comunicazione e ai media.

Non tutti lo amano, l’altra metà di Alessandria lo odia, ma fa parte del gioco (politico). In ogni caso è stato determinante per la creazione dell’amministrazione Abonante ed ha dimostrato di avere il suo ‘peso’.

C’è fermento ad Alessandria

Ma come vede Barosini Alessandria? “Sotto il profilo sociale c’è molto fermento – spiega – sono nate tante associazioni di volontariato, comitati spontanei a sostegno delle istituzioni. E’ un elemento di grande significato che va sostenuto, sempre con la guida dell’Amministrazione che affianchi la loro autonomia di azione.

Il dopo dissesto

“Rispetto agli ultimi travagliati lustri – prosegue il vice sindaco di Alessandria – che hanno portato ad una fase di dissesto economico e finanziario le cui conseguenze non potevano non protrarsi negli anni (accantoniamo per un attimo ogni tipo di ragionamento sulle responsabilità), abbiano un paio di temi che ci danno speranza per il futuro”.

E’ l’ora di sfruttare l’equidistanza dalle grandi città, anche se si dice da decenni. Genova, Milano e Torino sono poli che distraggono economia e capitali, ma con le giuste politiche possono rivelarsi portatrici di nuove risorse e nuovi abitanti.

“L’università e il campus di medicina, la ricerca di grande eccellenza. Penso poi alla logistica mirata e guidata dalle istituzioni, non quella indiscriminata. Sono valori in termini di lavoro, entrate tributarie. C’è poi lo scalo ferroviario, altra enorme opportunità ancora nelle fasi iniziali. Il teatro Comunale, la piscina e il secondo ponte sulla Bormida. Temi noti che stanno avviandosi ad un percorso di concretezza”.

“La forza vincente”

I temi introdotti, secondo Barosini, possono essere “la forza vincente” di Alessandria.

Infine, i flussi turistici e demografici: “Dati oggettivi rilevati dagli osservatori ci dicono che sono aumentati i visitatori: è il momento di consolidare questi numeri incoraggianti e farli crescere. In Giunta ho recentemente approvato il percorso di un brand alessandrino per mettere in risalto i nostri tesori. Nella speranza che qualcuno si innamori dei nostri territori e decida di fermarsi a viverci. Bisogna investire e avere il coraggio il coraggio di puntare sui grandi eventi, l’originalità e l’unicità di quello che possiamo offrire”.

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