Scarpe piccole, indifferenza grande: il dramma dei senzatetto invisibili

Aiuta il giornalismo indipendente

Supporta La Pulce nell'Orecchio in questo periodo difficile in cui l'informazione, anche quella scomoda, fa la differenza sulle fake news e la misinformazione.

Oggi, in una radura accanto al cimitero monumentale di Viale Teresa Michel in Alessandria, i segni della povertà estrema si intrecciano al silenzio assordante delle istituzioni.
Tra giacigli di fortuna spiccano piccole scarpe abbandonate, simbolo straziante di vite fragili e invisibili, di minori e adolescenti che condividono il freddo e il degrado con chi è costretto a vivere ai margini.
In questa zona dimenticata, non ci sono solo storie di povertà, ma l’ennesima prova che una rete di protezione sociale efficace è, di fatto, inesistente.
Le istituzioni sembrano cieche di fronte a un fenomeno che si espande a macchia d’olio, alimentato dalla crisi economica e dalla chiusura di imprese, mentre il disagio sociale cresce.
Non servono provvedimenti spot o proclami pietistici: servono censimenti accurati, aiuti concreti, piani strutturali.
Non è tollerabile che in un paese che si definisce moderno e occidentale la dignità umana venga così calpestata.
Questo luogo, come tanti altri in città, diventa il simbolo di un fallimento collettivo, dove chi non trova supporto nella rete di protezione sociale è costretto a “sopravvivere” in fabbriche abbandonate, piscine dismesse o locali occupati.
Ogni angolo di questa città grida una sola cosa: la protezione non funziona.
Le scarpe piccole sono una denuncia e un monito, perché il tempo dell’indifferenza è finito.

Vanni CENETTA