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La situazione in AMAG Ambiente non è mai stata così critica. A un anno dall’ultima denuncia pubblica, Stefania Gallo, segretaria provinciale del sindacato CSE, torna a raccontare di un’azienda in pieno declino, dove i problemi non solo restano irrisolti, ma si sono aggravati. I dipendenti sono costretti a lavorare con mezzi vetusti, al limite della sicurezza, mentre la città affonda nell’incuria. Non solo la raccolta dei rifiuti non è più gestita adeguatamente, ma le condizioni di lavoro dei dipendenti sono ormai inaccettabili. Gallo parla apertamente di una situazione che supera in degrado persino Napoli, con una gestione aziendale che oscilla tra acquisti maldestri e mancanza di trasparenza nei bilanci. Da due anni i lavoratori non ricevono il premio di produzione e i soldi sembrano scomparire nel nulla. Inoltre, il lavoro viene esternalizzato a cooperative che abbassano i costi con salari da fame, creando un divario incolmabile tra i dipendenti diretti di AMAG e i lavoratori esterni. Le disuguaglianze salariali sono evidenti e inaccettabili, ma chi dovrebbe intervenire, come il sindaco e il dottor Bourbon, tace.
Le grane di Amag e il futuro di una società che non sta in piedi
Venduta a Iren l’unico ramo societario vocato a generare utili (Alegas, ammesso che li facesse) al Gruppo Amag resta un altro core business che avremmo (noi utenti e clienti) fatto volentieri a meno: la gestione delle cause e dei problemi societari che si stanno accumulando sui tavoli della holding e di quelli della pletora di consulenti – avvocati, commercialisti, mediatori – pagati profumatamente per evitare di sborsare fior di milioni di soldi pubblici degli alessandrini. Tramontato il progetto smart city è molto probabile che la società romana che ha vinto la gara e pronta a gestire illuminazione pubblica e cassonetti Leggi
E mentre i cittadini continuano a subire le conseguenze di una città invivibile, emerge anche un preoccupante boicottaggio delle notizie: media locali si sono rifiutati di pubblicare interviste troppo scottanti, dietro ingerenze dall’alto. Gallo denuncia possibili conflitti di interesse, cooperazioni oscure e una gestione che sembra più legata a giochi di potere che alla salvaguardia della comunità. Persino il progetto Smart City, che doveva migliorare la gestione della raccolta dei rifiuti, è stato bloccato per motivi poco chiari. Il sindacato continua a chiedere giustizia per i lavoratori e un ritorno della gestione diretta all’interno dell’azienda, auspicando che i dipendenti ricevano finalmente il rispetto e il trattamento che meritano. Ma la domanda resta: qualcuno ascolterà queste grida di aiuto o continuerà tutto come prima, nel silenzio più assordante?
Intervista a tutto campo a Mario Zotti, segretario nazionale e Stefania Gallo, segreteria provinciale del CSE-FNILT I temi trattati sono stati principalmente quelli riguardanti la trasformazione del mondo del lavoro e dei relativi riflessi negativi e penalizzanti sulla condizione dei lavoratori che hanno penalizzato pesantemente i lavoratori italiani.L'attuale quadro è…
"A seguito di una esagerata carenza, di personale e della gravissima inaudita esclusione del personale in forza all'Ispettorato Nazionale del Lavoro e Anpal dalle indennità d’amministrazione", scrive la La FLP Alessandria-Asti , "per effetto della quale i dipendenti delle 2 agenzie strumentali del Ministero del Lavoro non riceveranno gli aumenti…
È iniziato questa notte alle 22 lo sciopero dei dipendenti Ipat SRL all'interno dello stabilimento Gualapack di Castellazzo Bormida e dalle 6 di questa mattina i cancelli dello stabilimento sono presidiati dai lavoratori e dagli attivisti sindacali. A incrociare le braccia sono i dipendenti in appalto che si occupano di…
Il 12 aprile, nel retro di un nuovo locale commerciale di Corso Romita ad Alessandria (quartiere Pista), alcuni cittadini ci hanno segnalato che da quando è stato installato, circa 2 mesi fa, un ripetitore 5G Leggi
Vendeva su Facebook film recenti e brani musicali delle ultime hit. A.R. alessandrino, pensava di poter continuare la sua attività doppiamente illecita – scaricare e vendere – confidando che la rete lo avrebbe nascosto. Invece Leggi
Nell’era dell’informazione istantanea e dei social media, il dibattito sul “gender pay gap” sembra aver raggiunto nuove vette, spesso sfiorando l’assurdo. Un esempio lampante è l’immagine che circola su internet mostrando i salari dei rookie Leggi
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