Negli ultimi anni, la crisi dell’editoria ha profondamente modificato il panorama urbano di molte città italiane, portando alla chiusura di numerose edicole. Tuttavia, alcuni edicolanti resistono con determinazione, lottando contro le avversità di un settore in declino. Tra questi, Aldo, storico proprietario dell’edicola in Piazza Genova, condivide la sua esperienza e le sfide che affronta ogni giorno.
Il declino delle vendite: l’impatto della legge Bersani e della tecnologia
Aldo, che gestisce l’edicola da decenni, ricorda con precisione il momento in cui ha iniziato a notare un calo delle vendite. “Tutto è iniziato nel 2000 con la famosa legge Bersani che ha liberalizzato le licenze,” spiega Aldo. Questa legge ha permesso la vendita di giornali anche nei supermercati e in altre piccole attività commerciali, segnando l’inizio di una crisi per molte edicole tradizionali.
“Da quel momento, abbiamo registrato il primo calo delle vendite,” continua Aldo. “Le edicole vicino ai supermercati sono state le prime a chiudere, incapaci di competere con la grande distribuzione.” Il risultato? “Dal 2000 a oggi, ha chiuso il 50% delle edicole,” sottolinea Aldo, evidenziando la gravità della situazione.
Ma la liberalizzazione non è l’unica sfida che Aldo ha dovuto affrontare. L’avvento della tecnologia e la diffusione della lettura online hanno ulteriormente ridotto il numero di clienti che acquistano giornali cartacei. “La tecnologia ci sta sovrastando,” osserva, preoccupato per il futuro della sua attività.
La crisi dei fumetti: una tradizione in declino
Anche il settore dei fumetti, un tempo pilastro delle vendite nelle edicole, ha subito un drastico calo. “È un calo preoccupante,” dice Aldo. “Le nuove generazioni non leggono come le nostre. Hanno scelto altre forme di intrattenimento.” La fumettistica ha subito cambiamenti significativi, e solo pochi titoli storici, come il mitico Tex, continuano a mantenere una base di lettori fedele.
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