Negli ultimi giorni, le notizie riguardanti il futuro della società sono tutt’altro che rassicuranti. Si parla addirittura di una richiesta di liquidazione avanzata da un liquidatore, una prospettiva che getta un’ombra oscura sul futuro della squadra.
Il Comune di Alessandria, che vanta un credito di circa 70-80 mila euro nei confronti della società, ha avviato una procedura per sospendere il rinnovo della concessione dello stadio.
La situazione è critica anche per i dipendenti della società, che attendono ancora al pagamento degli stipendi arretrati.
Secondo quanto riportato dalla cronaca locale, le condizioni finanziarie della società sono disastrose, a pochi giorni dalla scadenza per l’iscrizione al campionato di Serie D.
La recente retrocessione ha accentuato ulteriormente le difficoltà, rompendo una serie di punti fermi, tra cui la concessione del Moccagatta.
La vicenda dell’Alessandria Calcio è un emblema della crisi che sta colpendo la città, sia dal punto di vista sportivo che imprenditoriale.
Alessandria sembra infatti perdere pezzi importanti del suo tessuto rappresentativo.
Non solo la squadra di calcio, ma anche la Centrale del Latte, un’istituzione storica che rappresentava non solo un’attività imprenditoriale, ma anche la valorizzazione di una filiera territoriale.
La situazione appare drammatica e la città rischia di perdere di vista una delle sue glorie sportive più amate.
I tifosi alessandrini, già orfani di una squadra in crisi, guardano con preoccupazione al futuro, sperando in una rinascita che al momento sembra lontana.
L’ Alessandria, con la propria squadra di calcio, è passata in pochi anni dalla Serie B alla prospettiva della Serie D, se riuscirà ad iscriversi.
Le cause di questo declino potrebbero essere molteplici, tra motivazioni tecniche ed economiche.
Per i tifosi alessandrini, la crisi dell’Alessandria Calcio è una ferita profonda.
Ogni partita non è solo un evento sportivo, ma un momento di aggregazione e identità cittadina: turismo, visibilità e un senso di appartenenza che ora rischia di andare perduto.
Mentre aspettiamo sviluppi su questa vicenda, non possiamo che sperare in una rinascita e che un nuovo proprietario possa riportare questa gloriosa società, l’Alessandria Calcio, ai fasti di un tempo.
Forza Grigi, non molliamo!
Fabio Boldrin
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