Al Villaggio Europa, tra le chiacchiere dei cittadini e il rumore delle foglie al vento, c’è chi si batte per un futuro più verde. Parliamo di Cristina e dell’Assemblea Popolare, un gruppo di cittadini uniti dalla passione per la loro città e dalla determinazione di migliorarne la vivibilità. Abbiamo avuto il piacere di intervistare Cristina per capire meglio le problematiche legate al verde pubblico e cosa si sta facendo per risolverle.
“L’Assemblea Popolare è nata come un gruppo spontaneo di persone con diverse competenze ma un obiettivo comune: rendere la nostra città più vivibile,” ci spiega Cristina con entusiasmo. “Ci occupiamo di tanti aspetti, dal miglioramento della viabilità all’accesso ai servizi sanitari. Per esempio, ci siamo battuti per ottenere un medico di famiglia per il quartiere della Vaschetta.” Una delle preoccupazioni principali dell’Assemblea Popolare riguarda il crescente numero di alberi abbattuti in città, spesso senza una spiegazione chiara. “Abbiamo iniziato a contare gli alberi tagliati e siamo arrivati a 689, mappando solo una parte della città,” racconta Cristina.
“Questo significa che il numero reale potrebbe essere molto più alto.” Cristina ci parla con passione dell’importanza degli alberi per l’ambiente e la salute pubblica. “Abbattere gli alberi significa perdere una preziosa fonte di ossigeno e un’ombra naturale che aiuta a combattere il caldo estivo,” spiega. “In un momento in cui si parla tanto di ridurre la CO2, eliminare gli alberi sembra un controsenso.” Per rispondere a queste preoccupazioni, l’Assemblea Popolare ha inviato diverse PEC al Comune di Alessandria e ha partecipato attivamente alle riunioni della Consulta per l’Ambiente. “Abbiamo presentato una relazione evidenziando le criticità e proponendo soluzioni,” dice Cristina. “Ad esempio, abbiamo suggerito di piantare nuovi alberi, rispettando le leggi vigenti che richiedono un albero per ogni bambino nato.” Un aspetto delicato è la sicurezza degli alberi. Cristina spiega che il Comune ha un sistema di monitoraggio, chiamato GIMBE, che tiene traccia dello stato di salute degli alberi.
Bilancio negativo
“Abbiamo chiesto informazioni sugli alberi abbattuti e ci è stato detto che molti erano pericolanti,” racconta. “Ma la trasparenza è fondamentale. I cittadini devono poter accedere a queste informazioni.” Il bilancio arboreo della città è negativo, con più alberi abbattuti che ripiantati.
“Il Comune spesso considera arbusti e alberi equivalenti, ma non lo sono,” precisa Cristina. “Un albero di 30 metri produce molto più ossigeno e ombra di un arbusto.” Per affrontare il problema, l’Assemblea Popolare ha proposto collaborazioni con associazioni come Anga, i giovani agricoltori, che si sono offerti di prendersi cura delle aree verdi in cambio di spazi pubblicitari. “Abbiamo anche suggerito sgravi fiscali per le ditte che si occupano di verde pubblico,” aggiunge Cristina. L’interesse dell’Assemblea Popolare è stato ascoltato dall’assessore Serra e dal dottor Sacchi, con la speranza che l’amministrazione comunale risponda con un piano programmatico chiaro. “Crediamo nella collaborazione e nella priorità del benessere dei cittadini,” conclude Cristina, citando l’esempio di successo del viale Belgio a Torino, dove l’opposizione all’abbattimento degli alberi ha avuto il sostegno del tribunale. L’Assemblea Popolare continua la sua missione, raccogliendo dati e proposte per un futuro più verde e sano per Alessandria. Insieme, possiamo fare la differenza.
Marcello Rossi
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