Con comunicazione di fine maggio indirizzata ai soli lavoratori dell’ANFFAS onlus di Novi Ligure, la presidente Maria Sestito, ha comunicato ai lavoratori che per “causa di iniziative di terzi” il pagamento degli stipendi sarà ritardato.
Lo ricorda Cse Sanità della Flp: “Nonostante siano trascorsi circa 30 giorni il datore di Lavoro non ha comunicato nulla di ufficiale, concreto ma continuano a trapelare solo ed esclusivamente voci senza avere documenti nero su bianco che possano rassicurare i lavoratori che, nonostante tutto, stanno continuando incessantemente a svolgere il proprio lavoro”.
Niente stipendi da maggio
Infatti, alla data odierna i lavoratori non hanno ancora ricevuto la retribuzione del mese di maggio.
Per tale motivazione la CSE Sanità in tutela dei propri iscritti ha proclamato lo Stato di Agitazione di tutto il personale con conseguente convocazione presso la Prefettura di Alessandria per comprendere innanzi al Prefetto quale sia effettivamente la situazione.
Commenta Stefania Gallo, Coordinatore Regionale Cse Sanità “anche in questo caso a causa del menefreghismo e della cattiva gestione ci ritroviamo a lesinare sulla vita di 12 famiglie, speriamo che il Prefetto possa riceverci a breve e trovare una soluzione che garantisca i lavoratori”.
I sindacati si dissociano
“Dopo aver letto il comunicato stampa del sindacato autonomo CSE Sanità in merito alla proclamazione dello stato di agitazione del personale Anfass di Novi Ligure senza avere mandato dei lavoratori, come UIL FPL Alessandria, sigla che ha la massima rappresentanza dei dipendenti della struttura, ci dissociamo dalla proclamazione.
La UIL FPL infatti, consapevole del fatto che si possa arrivare al risultato in altro modo, sta già lavorando per poter arrivare alla conclusione della vicenda, ossia far pagare gli stipendi ai tredici dipendenti della struttura”.
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