Alessandria, via Martiri della Benedicta 37 – quartiere Cristo. In una tragica periferia, che ha segnato la storia degli anni ’50 di Alessandria, si sta consumando silenziosamente una situazione di degenerazione sociale, umana e culturale che ha prodotto sacche di povertà ed indifferenza inimmaginabili solo qualche anno fa.
Si tratta di alcune palazzine del “villaggio profughi” completamente abbandonate dal punto di vista della manutenzione di base della salvaguardia di quel decoro urbano che è un prerequisito ad una vita sociale dignitosa e ordinata.
Allacciamenti di rete elettrica abusivi, scardinamento di porte, rimozioni di contatori del gas, perdita e riflussi maleodoranti di fogna che hanno invaso locali, cantine e seminterrati rendendoli inagibili, insalubri e pericolosi.
Le esalazioni fognarie, la fatiscenza, il degrado tratteggiano un contesto sociale che non ha nulla di dignitoso e che sembra precipitare in un buco nero senza fondo di disagio, danni, malattia, intossicazione.
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