- “C’è un evidente calo del numero di imprese che interessa il tessuto aziendale delle province di Alessandria e Asti, compresi i principali settori delle due economie”, commenta Gian Paolo Coscia, Presidente della Camera di Commercio di Alessandria.
Nel 2023, in provincia di Alessandria, sono nate 2.088 nuove imprese e ne sono cessate1 2.151. Il saldo
fra iscrizioni e cessazioni è pertanto lievemente negativo: -63 imprese, dato che porta a 40.078 lo stock
di imprese registrate a fine 2023. Il bilancio tra iscrizioni e cessazioni si concretizza in un tasso di crescita rispetto al 2022 pari a -0,15%; il dato piemontese è +0,14%, il dato nazionale è +0,7%. Si tratta, al di là dei centesimi, di crescita zero in provincia, in Piemonte e in Italia.
Il commento del presidente Coscia:
“La sostanziale stabilità registrata in Piemonte come tasso di crescita 2023 su 2022, va letta unitamente al trend generale di questi ultimi anni, su diversi piani territoriali. Prendendo i dati 2013, per esempio, assistiamo a un fenomeno di progressivo calo di imprese nelle province di Alessandria e Asti: in questo decennio passiamo da 70mila alle 62.500 di oggi, 7.500 imprese in meno, un calo dell’11%. Si tratta di un fenomeno presente in Italia con diverse sfaccettature e che va quindi analizzato a fondo, per comprenderne le dinamiche alla radice. Lo stiamo facendo e continueremo a farlo: ciò che mi preme ora dire è che il numero di imprese e le aperture di nuove contano, ma non sono tutto, e ci sono tendenze che vanno considerate. Mi riferisco, per esempio, alla maggiore
strutturazione che si dà parte delle nuove imprese, scegliendo la forma della società di capitale, più adatta
ai complessi mercati odierni. Meno imprese ma più strutturate nella natura giuridica non è un dato necessariamente negativo. La struttura societaria che pone al centro il capitale è oggi più adatta alle necessità e sfide dell’attuale realtà economica. Confido sempre, comunque, nella prevalenza dell’elemento
personale, nella forza intuitiva, di relazione, di lunga visione e di radicamento nel territorio di cui dispone
una società che ha le persone come “ossatura” d’impresa”.
Le perdite maggiori (salvo le costruzioni, che registrano una perdita minima) avvengono nei settori principali: commercio -10,8%, agricoltura -9,3%, costruzioni -1,6%, manifattura -7,8%.
Dall’analisi per classe di natura giuridica 2019/2023, emerge il dato in netta crescita delle società di
capitale (+10%), a fronte di un altrettanto netto calo delle società di persone (-11,8%) e delle imprese
individuali (-8,3%):
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