Cresce la superficie vitata in provincia di Alessandria ma cala la produzione, per i noti problemi climatici degli ultimi anni che mandano in stress le vigne. Il risultato in bottiglia di quest’anno si berrà tra qualche mese, ma nel frattempo il mondo agricolo non abbassa la guardia sulle difficoltà climatiche che si sommano a tutti gli altri problemi del comparto.
È Coldiretti Alessandria a far notare la crescita delle vigne in provincia, a fronte però di un calo di produzione si in termini di grappoli sia di ettolitri di vino effettivamente imbottigliato: «Il comparto vitivinicolo alessandrino conta, in base all’elaborazione dati Istat 2023, su 10.765 ettari di superficie vitata, in aumento rispetto ai 10.669 ettari del 2022, per una produzione di 907.800 quintali, inferiore rispetto ai 944.310 quintali del 2022 e 640.500 ettolitri prodotti (erano 661.010 nel 2022), mentre la produzione di uva da tavola è stabile a circa 600 quintali».
La provincia di Alessandria è uno dei grandi territori dell’enologia italiana, vantando ben 12 vitigni Doc e 7 Docg. Il più vitato è l’Acquese, con Gavi subito dopo. Le denominazioni con più superfici sono quindi l’Asti Docg con oltre 1.600 ettari di superficie dedicata, il Gavi 1.590 circa, poi la Barbera del Monferrato e Colli Tortonesi. Gli ettari del Dolcetto di Ovada sono circa 727 e quelli del Brachetto di Acqui poco più di 550.
“In Italia la produzione è di alta qualità, garantita anche da 635 varietà iscritte al registro viti. Il doppio rispetto ai francesi, con le bottiglie Made in Italy destinate per circa il 70% a Docg, Doc e Igt”, sottolinea il presidente Mauro Bianco dopo aver appreso il ‘sorpasso’ della Francia (+21%) sulla produzione nazionale.
“La sfida tra Paesi si gioca in realtà soprattutto sulla valorizzazione della produzione confermata dal successo delle bottiglie Made in Italy anche in Francia con un balzo del +21% in valore delle esportazioni nazionali di vino nei primi sette mesi del 2023, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat. Complessivamente nell’Unione Europea la produzione della vendemmia 2023 è diminuita rispetto al 2022 con un totale di poco superiore a 150 milioni di ettolitri in calo del -5,5% rispetto alla media quinquennale”, conclude.
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