Si è tenuta oggi l’audizione dei sindaci dei Comuni della provincia di Alessandria (Alessandria, Arquata Scrivia, Carrosio, Fraconalto, Gavi, Novi Ligure, Pozzolo Formigaro, Serravalle Scrivia Vignole Borbera, Voltaggio, Tortona) che ha consentito un confronto sulle condizioni attuali e sulle prospettive del “Terzo Valico”.
Un faccia a faccia per capire quali siano le criticità che si starebbero riscontrando sullo stato di avanzamento dei lavori, dai cantieri al trasporto su gomma, la gestione delle cave alle gare d’appalto andate deserte.
“ho voluto capire quali certezze abbiano i sindaci per “il giorno dopo” la conclusione dei lavori riguardo la movimentazione delle merci e le connessioni ferroviarie. Mi sono riferito, in particolare, alla logistica delle merci e al trasporto delle persone” ha spiegato il consigliere regionale del Partito Democratico Domenico Ravetti, molto interessato a questo incontro.
“Rilevo che l’interesse del Comune di Alessandria, rappresentato dalla vicesindaca Barrera –ha affermato Ravetti – è ottenere che l’opera, nel suo complesso, si concluda rapidamente. Serve e, per ora, purtroppo non c’è un progetto di connessione tra i diversi territori per arrivare allo sviluppo di un progetto sulla logistica, oltre alla richiesta di implementare le linee dei treni dalle periferie al capoluogo. Alessandria non vuole uno sviluppo solo per sé, vuole una rete efficiente. Non esiste il Terzo valico senza una funzione di completamento delle connessioni tra i territori”.
Velocità non molto alta
“Ho registrato nell’intervento di molti sindaci, in particolare del sindaco di Novi Ligure Rocchino Muliere, forte preoccupazione sulle tempistiche. Le gare d’appalto andate deserte (due negli ultimi sei mesi) non rassicurano gli amministratori comunali –ha precisato il Consigliere Pd – L’incognita sulla data del “fine lavori” pesa su tutti. Inoltre, parrebbe che su molte questioni l’approfondimento, funzionale alle scelte conseguenti, non sia stato del tutto completato. Per esempio, esistono importanti prescrizioni del Cipe che interessano Novi Ligure che vanno tenute in considerazione soprattutto per quanto concerne gli aspetti idrogeologici e le barriere antirumore nei centri abitati. A tal proposito, ho preso nota che avrebbe dovuto essere realizzato un Tavolo istituzionale per affrontare il tema delle prescrizioni, ma il Tavolo non parrebbe essere mai stato convocato. Mi unisco alla richiesta proveniente da Novi Ligure per il rilancio dello scalo merci di Novi San Bovo”.
L’audizione ha fatto emergere più preoccupazioni che certezze, proprio per la mancanza di un piano del dopo linea ferroviaria. Per ora i progetti e le iniziative sono in ordine sparso. Alessandria spetta ancora che lo smistamento ferroviario si ‘sblocchi’.
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