“Da più parti ho ricevuto segnalazioni di famiglie che – con le scuole chiuse – faticano a conciliare il lavoro dei genitori con l’assistenza e l’esigenza dei figli: non tutti i nuclei familiari hanno la fortuna di poter contare sui nonni, tradizionale ‘risorsa’ (peraltro alcuni lavorano ancora) e altri non hanno la disponibilità economica per accedere ai centri estivi o villeggiature lunghe, senza dover fare i salti mortali con orari e tempi. In tutto questo panorama sconfortante emergono molteplici disagi socio-economici.
Auspico un welfare familiare regionale e comunale che possa comprendere le esigenze di genitori, bambini e nonni e venga loro incontro anche in un periodo particolare come quello estivo in cui i servizi – in generale – si riducono sul territorio.
Spero che si possano trovare risorse per centri estivi comunali con agevolazioni in base alle fasce di reddito o altri tipi di collaborazioni con le associazioni sportive e del terzo settore, per dare una mano costruttiva nella gestione dei tempi, offrendo opportunità di crescita, conoscenza e socializzazione che altrimenti tanti nostri ragazzi non avrebbero.”
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