Predosa – Acqui Terme: Fondazione Slala elaborerà la prima sintesi delle opzioni progettuali
La Fondazione Slala – Sistema logistico del Nord Ovest d’Italia, presieduta da Cesare Rossini (nella foto), elaborerà una sintesi delle possibili opzioni progettuali della nuova strada che collegherà il futuro casello di Predosa ad Acqui Terme. Dopo un primo confronto con i sindaci dei paesi direttamente coinvolti, consegnerà il materiale raccolto alla Provincia di Alessandria nel rispetto del compito che le spetta, “trasferire alle amministrazioni socie della Fondazione le esigenze dei territori” come sottolinea Rossini. L’amministrazione di Palazzo Ghilini ha infatti a disposizione quattrocentomila euro per affidare, tramite gara, la realizzazione del primo studio di fattibilità tecnico – economica per il nuovo collegamento. Si è conclusa con questo impegno la riunione, promossa dal sindaco di Acqui Terme, Danilo Rapetti, cui hanno partecipato i sindaci dei territori interessati, la Provincia, Slala e i rappresentanti dell’Unione montana savonese Alta Val Bormida perché il passo successivo sarà quello del progetto che guarda a Carcare e Albenga. L’incontro, che ha preso le mosse dalla realizzazione del casello autostradale di Predosa il cui progetto è stato rilanciato da Maura Pastorino, sindaco del paese, grazie alla consulenza di Slala, ha messo in luce opzioni e opportunità di intervento, illustrate di fronte all’assessore regionale Marco Protopapa.
A giudizio di Danilo Rapetti, la Predosa – Acqui “non deve rappresentare solo il primo tassello di un collegamento più lungo e articolato tra Piemonte e Liguria, bensì dovrà costituire uno strumento di valorizzazione dell’intero territorio. Una valorizzazione certamente collegata al traffico delle merci, grazie allo sviluppo di attività connesse all’indotto del settore, ma credo che innanzitutto lo potrà essere sotto il profilo turistico di tutta l’area che da Acqui arriva al confine con la Liguria”.
“I flussi di traffico delle merci su gomma – osserva Cesare Rossini – sono destinati a crescere, sia rispetto a quelle provenienti dalla Francia e che percorrendo le strade della Liguria si dirigono verso le destinazioni finali attraversando il territorio alessandrino, sia per il progressivo incremento dell’attività portuale di Savona Vado. Il nostro compito è di fornire un raccordo agli enti soci e le consulenze dei nostri tecnici in grado di supportare le fasi preparatorie dei progetti”.
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