Cresce il numero di assunzioni previste dalle aziende piemontesi, sempre che trovino personale. Quasi la metà, infatti, ha difficoltà a trovare le persone giuste, sia per mancanza di risorse umane, sia per inadeguatezza dei profili professionali.
Sono 19.450 i lavoratori ricercati dalle imprese piemontesi per il mese di agosto 2022 e 91.590 per l’intero trimestre agosto-ottobre. Rispetto a un anno fa le previsioni delle imprese sono in crescita con +2.210 assunzioni programmate nel mese (+12,8%) e +7.660 nel trimestre (+9,6%). Il confronto con il mese precedente registra, invece, una flessione della domanda di lavoro dovuta alla naturale stagionalità (-11.540 entrate). I dati sono elaborazione Unioncamere Piemonte – Sistema informativo Excelsior, realizzato con ANPAL.
La domanda di lavoro è trainata dai contratti a tempo determinato con il 65% delle entrate programmate, seguiti da quelli a tempo indeterminato con il 22% dei casi e dai contratti di apprendistato con l’7%. Pesano, infine, il 6% gli altri contratti.
Delle 19.450 entrate previste in Piemonte nel mese di agosto 2022, il 14% è costituito da laureati, il 31% da diplomati, le qualifiche professionali e l’assenza di un titolo specifico pesano rispettivamente il 19% e il 35%.
Per una quota pari al 36,3% le assunzioni interesseranno giovani con meno di 30 anni; percentuale che sale al 53,3% per l’area commerciale e della vendita e scende al 29,6% per la logistica.
Per il 63% delle entrate viene, inoltre, richiesta esperienza professionale specifica o nello stesso settore; il 19,5% delle entrate applicherà soluzioni creative e innovative e l’11,3% dovrà coordinare altre persone.
A livello di area di aziendale il peso maggiore è dato dalla produzione di beni ed erogazione del servizio (50,3%), seguita dall’area commerciale e vendita (16,0%) e da quella tecnica e di progettazione (12,3%), che – come nei mesi precedenti – riscontra la maggior difficoltà di reperimento delle figure richieste (56,4%). L’area della logistica pesa l’11,8%, mentre l’area amministrativa e l’area direzionale generano entrambe una quota pari al 4,8% delle assunzioni previste.
A luglio in 44 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati, dato stabile rispetto al mese precedente (44) e superiore alla media nazionale di agosto (42%). La mancanza di candidati è la motivazione prevalentemente segnalata dalle imprese (29.6%), seguita dall’inadeguata preparazione dei candidati (11,6%).
Muratori e manager
Tra i profili più difficili da reperire in regione ad agosto 2022 si segnalano: Personale generico nelle costruzioni (il 78%% è di difficile reperimento), Dirigenti e Direttori (si trova difficoltà nel 73% dei casi), Farmacisti, biologi e altri specialisti delle scienze della vita (60 figure ricercate con difficoltà nel 73%), Operatori della cura estetica (la difficoltà di reperimento si attesta al 66%), Specialisti della formazione e insegnanti, con 110 figure ricercate nel mese e un grado di difficoltà del 63% e Operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici, con una difficoltà di reperimento pari al 63% e circa 800 figure ricercate.
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