Fauna selvatica: consegnato ai politici il documento Cia Alessandria. La richiesta di intervento da parte dell’Organizzazione dopo anni di segnalazioni
Cia Alessandria torna a chiedere con forza l’intervento delle Istituzioni sul problema fauna selvatica, a seguito delle innumerevoli segnalazioni, richieste di risarcimento danni, malcontento e allarmi da parte della base associata, in grande difficoltà a svolgere le attività agricole, in particolar modo nei vigneti e nei campi investiti a seminativo.
Caprioli e cinghiali, ma anche nutrie, piccioni, daini, lupi che attaccano le greggi, sommate ad altre specie: Cia Alessandria ha invitato i rappresentanti politici del territorio – in Camera di Commercio ad Alessandria -, di Provincia, Prefettura, Regione e Parlamento per consegnare un documento di sintesi e di proposta elaborato da Cia.
Nel documento consegnato ai politici, Cia ha riassunto le problematiche che emergono in agricoltura legate alla fauna selvatica non governata, la stima dei danni periziati con superficie coinvolta, il numero di incidenti stradali (con grave rischio per l’incolumità pubblica e la sicurezza), oltre a formulare richieste e proposte.
L’Organizzazione richiede censimenti reali con dati fedeli alla situazione territoriale (che sono evidentemente sottostimati), la manifestazione di impegno formale da parte della politica per portare avanti le istanze degli agricoltori, la revisione del sistema dei tutor, e propone la modifica del calendario venatorio nazionale per le azioni di contenimento e selezione, oltre alla modifica della legge 157/92 sulla fauna selvatica, che Cia ha depositato nelle Prefetture di tutta Italia e in Parlamento, con la richiesta, tra i vari punti, di sostituire il concetto di “protezione” a quello di “gestione” dei selvatici.
Le soluzioni ci sono
“Non è vero che non esistono soluzioni – commenta il consigliere regionale Domenico Ravetti – le soluzioni ci sono, ma serve il coraggio di praticarle. Abbiamo bisogno di superare lo stile emergenziale e commissariale con il quale si ha l’abitudine di affrontare i problemi di questa natura. In Piemonte e, in particolare, in provincia di Alessandria, serve un “tavolo di confronto” tecnico istituzionale con caratteristiche operative intorno al quale chiamare i rappresentanti delle Istituzioni Pubbliche nazionali, regionali e locali per compiere delle scelte. Credo che sia importante partire da questo per superare tutti insieme l’emergenza. Non possiamo permetterci di perdere altro tempo”.
redazione@lapulcenellorecchio.it ∎
Commenta per primo