Con l’arrivo della primavera e per la festa di San Giorgio ritornano i “baracconi” in Alessandria.
Un evento che da più di due anni non si era più svolto a causa della situazione pandemica e che, per fortuna, con la fine dell’emergenza si è potuto realizzare per la gioia di tutti gli Alessandrini, in particolare dei bambini e delle loro famiglie.
Una brutta e inaspettata pagina della storia della città che si spera di avere lasciato alle spalle per sempre e che, da questa ripresa, si possa iniziare un percorso di progressivo ritorno alla normalità.
Un comparto, quello delle giostre e dei parchi-gioco che è stato letteralmente dimenticato dai vari decreti sulle riaperture. Praticamente questo settore è rimasto chiuso quasi ininterrottamente per quasi due anni.
Né gli Esercenti Spettacoli Viaggianti, né i lavoratori non hanno ricevuto alcun ristoro o indennizzo, neppure in forma minima: praticamente l’intero settore e i loro lavoratori sono stati condannati, abbandonati ed esclusi.
Si stima che l’intero comparto e il relativo indotto abbiano perso fino al 80% dell’intero fatturato annuo e oltre 15000 posti di lavoro.
Infine c’è da tenere in conto che spesso quando si ferma una giostra si ferma tutta la famiglia perché la presenza di nuclei familiari è sovente alla base dell’attività economica dei giostrai.
Questa ripresa quindi rappresenta un ritorno alla normale attività lavorativa per giostrai e ambulanti, categorie tra le più penalizzate durante il biennio appena trascorso.
Enrica Gardiol
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