I prezzi dei carburanti hanno raggiunto livelli impensabili fino a qualche settimana fa e stanno rendendo la vita difficile a molti cittadini e lavoratori.
Non solo la guerra in Ucraina ha influito, ma certamente vi sono degli elementi che con il conflitto non hanno nulla a che vedere.
Le accise sono ormai insopportabili e aumentano del 100% del prezzo al litro.
Il carburante servito alla pompa è stato stoccato almeno tre mesi fa e quindi è ingiustificato un aumento così incontrollato e continuo. Per il comune cittadino, soprattutto per il pendolare, i costi per gli spostamenti di lavoro stanno diventando insopportabili tanto più che i mezzi pubblici sono scarsamente funzionanti e con orari spesso inconciliabili.
Dopo lo sciopero della marineria peschereccia si profila all’orizzonte uno sciopero degli autotrasportatori, proclamato per i prossimi giorni,che renderà la situazione degli approvvigionamenti molto grave.
Non vorremmo che si scatenasse un ulteriore speculazione su altri prodotti ad esempio quelli alimentari.
A questo punto, però è necessario l’intervento regolatore dello Stato che non deve assolutamente limitarsi a guadagnare con le accise, ma pensare al dramma dei propri cittadini.
Enrica Gardiol
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