San Michele – Avrebbe potuto avere conseguenze anche più gravi la violenta protesta di un detenuto, mercoledì pomeriggio intorno all’una, al carcere di San Michele. L’uomo ha incendiato un materasso e ha distrutto tutto ciò che aveva in cella. Solo l’intervento di un agente della Penitenziaria, rimasto lievemente intossicato, ha evitato il peggio.
“L’agente è stato accompagnato al nosocomio cittadino per le cure del caso. A lui va l’apprezzamento e la solidarietà del Sappe, primo Sindacato del Corpo di Polizia Penitenziaria, che per l’ennesima volta si vede costretto a denunciare le gravi problematiche che assillano ormai da tempo le carceri piemontesi” ha affermato in una nota Vicente Santilli, segretario regionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, il primo e più rappresentativo della Categoria.
Solidarietà e parole di apprezzamento per la professionalità, il coraggio e lo spirito di servizio dimostrati dai poliziotti penitenziari di San Michele sono arrivati anche da Donato Capece, segretario generale del SAPPE: “E’ solamente grazie a loro, agli eroi silenziosi con il Basco Azzurro a cui va il ringraziamento del SAPPE per quello che fanno ogni giorno, se le carceri reggono alle costanti criticità penitenziarie. Ormai è un bollettino di guerra e le vittime sono sempre le stesse: le donne e gli uomini in divisa della Polizia Penitenziaria. Occorrono interventi immediati e strutturali che restituiscano la giusta legalità al circuito penitenziario intervenendo in primis sul regime custodiale aperto. Ed invece dalla Ministra della Giustizia Cartabia non si vedono provvedimenti e soluzioni. Ogni giorno nelle carceri italiani succede qualcosa, ed è quasi diventato ordinario denunciare quel che accade tra le sbarre. Ripeto: nel carcere di S.Michele ad Alessandria il tempestivo intervento dei poliziotti, con grande senso di responsabilità coraggio e professionalità, ha permesso di evitare più gravi e tragiche conseguenze. Ed è per questo che il SAPPE ringrazia di cuore a tutto il personale di Polizia Penitenziaria che con professionalità e abnegazione hanno evitato che tutte queste situazioni diventassero ancora più drammatiche”.
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