Torino – Il tessuto imprenditoriale piemontese, nel 2021, è tornato a crescere. Nel 2021, in base ai dati del Registro imprese delle Camere di commercio, ha infatti registrato un 19,2% in più rispetto all’anno precedente ma ancora il 3,9% in meno rispetto al 2019. Al netto delle 20.288 cessazioni (il 7,4% in meno rispetto 2020 e addirittura il 26,2% in meno rispetto al 2019), il saldo appare finalmente positivo (+4.670 unità), fenomeno che segna l’inversione del trend – precedentemente consolidato – di contrazione del tessuto imprenditoriale locale.
Lo stock di imprese registrate nel complesso a fine dicembre 2021 nel Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi ammonta così a 428.476 unità, confermando il Piemonte in 7ª posizione tra le regioni italiane.
Il dato migliore del 2021 appartiene a Torino che segna un tasso di crescita del +1,64%. Bene anche Novara con un +1,26% mentre Verbania e Vercelli registrano rispettivamente un tasso di crescita pari a +0,63% e +0,53%. Più contenuta la crescita per quanto concerne il Piemonte meridionale, Alessandria (+0,49%), Cuneo (+0,40%) e Asti (+0,22%), mentre il dato peggiore appartiene alle imprese biellesi (+0,13%).
“Il tessuto imprenditoriale piemontese è in ripresa: da un lato sono aumentate le nuove iscrizioni e dall’altro sono diminuite le cessazioni. I dati mostrano che l’andamento delle iscrizioni è sicuramente correlato alle prospettive dell’economia, oltre che influenzato da andamenti settoriali diversificati e dalle politiche dei sostegni pubblici. In particolare, è evidente la forte espansione segnata dal comparto edile – il commento di Gian Paolo Coscia, Presidente Unioncamere Piemonte – le istituzioni, come le Camere di commercio, continueranno a sostenere i loro imprenditori, fornendo tutto il supporto per creare, far sviluppare e tutela la propria attività, guardando all’innovazione e al digitale come vere leve di crescita”.
Il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni si traduce in un tasso di crescita del +1,1%, in netta ripresa rispetto al dato registrato nel 2020 (-0,23%), e ancora lievemente inferiore rispetto alla media italiana del 2021 (+1,4%).
A livello di forma giuridica si evidenzia, in linea con le dinamiche riscontrate a livello nazionale, una sostenuta espansione delle società di capitale (+3,65%), una crescita, in linea con la media complessiva, delle ditte individuali (+1,14%) e una sostanziale tenuta delle altre forme (+0,37%), categoria all’interno della quale troviamo le cooperative. Le uniche realtà in calo nel 2021 risultano in Piemonte le società di persone (-1,19%).
La ripresa delle iscrizioni di nuove imprese e la contemporanea diminuzione delle cessazioni ha inciso con intensità differente a seconda dei settori. In particolare va evidenziata la forte espansione segnata dal comparto edile che mostra nel 2021, grazie anche agli incentivi che hanno caratterizzato il settore, un tasso di crescita di poco inferiore al 3%. In espansione anche gli altri servizi, che segnano un tasso del +2,01% e il commercio che cresce dello 0,46%. Il turismo, nonostante le forti difficoltà indotte dalla pandemia, tiene e registra una sostanziale stabilità (+0,13%). Debolmente negativo il risultato dell’industria in senso stretto (-0,17%), mentre una flessione più evidente caratterizza il comparto agricolo (-0,64%).
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