Roma – In merito ai ritrovamenti di cinghiali morti per peste suina africana nel Basso Piemonte e nel genovese e alle misure sin qui messe in campo, è intervenuto anche il Senatore Massimo Berutti (Coraggio Italia): “I casi di peste suina africana riscontrati preoccupano molto. Sono la triste conferma che sul controllo della fauna selvatica si doveva intervenire in modo deciso già molto tempo fa. Ora non si può più temporeggiare.”
“È senz’altro positivo – ha proseguito Berutti – che il sistema di monitoraggio sia riuscito a intervenire in modo efficace. La battaglia è però solo all’inizio. La situazione attuale impone controlli capillari e continuativi del territorio. Allo stesso tempo devono essere messe in campo azioni di sistema a tutti i livelli. In particolare, il Ministero deve immediatamente definire l’ordinanza con le misure per limitare la diffusione della malattia. Sarà fondamentale essere pronti per tutelare le produzioni zootecniche e per sostenere, se necessario, i produttori in modo concreto, efficace e tempestivo. Un intervento di ampio respiro per il controllo della fauna selvatica si conferma però necessario e urgente. Il disegno di legge che ho presentato per modificare la legge 11 febbraio 1992, n. 157, in materia di danni provocati dalla fauna selvatica è un punto di partenza. È possibile muovere da qui per aggiornare la legge in modo complessivo e fare fronte alle esigenze emerse in questi trent’anni.”
“Quello che sta accadendo con i casi di peste suina – ha aggiunto ancora il Senatore Berutti – conferma la necessità di un approccio che guardi in modo integrato alla salute umana e a quella animale e che intervenga in modo preventivo e tempestivo sui problemi, senza attendere, come si è fatto fino a qui, che questi assumano dimensioni difficili da contenere. L’azione di sistema deve essere immediata e decisa”.
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