Oggi come oggi si sente spesso parlare di giornalismo freelance, dato che si tratta di una delle professioni più diffuse all’interno del settore del giornalismo. Questo per via del fatto che le opportunità non mancano di certo, considerando l’enorme diffusione delle testate registrate online, sia a livello regionale che cittadino. Di contro, come ogni altra professione che si rispetti, anche il giornalismo freelance richiede attenzione e programmazione. In sintesi, è necessario imparare come muoversi nel settore, tra riviste e giornali, e come proporsi per trovare una collaborazione.
Come entrare nel mondo del giornalismo freelance
Per prima cosa, un po’ come avviene con la classica spedizione dei curricula, è importante fare una selezione a monte. “Sparare nel mucchio” serve a poco, se non a perdere del tempo prezioso. Ciò vuol dire che bisogna proporre un proprio pezzo appartenente ad una nicchia che si conosce, e sulla quale si ha già esperienza, magari a un giornale specializzato proprio in quegli argomenti. Dalla politica allo sport, le opportunità sono tantissime, dunque basta organizzarsi per raccogliere una lista delle testate a tema che risultano più interessanti.
Altro capitolo importante: il giornalista freelance è a tutti gli effetti un freelance digitale, e per questo necessita di tutti gli strumenti utilizzati da quest’ultimi, a partire dalla connessione alla rete. Siccome si tratta di un costo mensile, è possibile limitare le spese valutando tra le offerte Internet per partita iva, come quelle proposte da Linkem ad esempio. La connessione può essere sfruttata non solo per lavorare, ma anche per curare al meglio la propria immagine da professionista online, magari creando un sito vetrina, con un proprio portfolio e la lista delle collaborazioni trovate finora.
Le cose da sapere prima di proporre il primo articolo
Innanzitutto, è fondamentale presentarsi in modo sintetico ma completo, proponendo un articolo originale e dotato di un certo potenziale, che possa stuzzicare l’interesse del target della testata. In secondo luogo, si consiglia di informarsi sul giornale, sulla sua storia e sul suo stile editoriale: non a caso, spesso le collaborazioni migliori nascono con testate che il giornalista legge quotidianamente, proprio perché partirà già da una forte base di conoscenza della linea dell’editore. Ogni giornale affronta i temi di cui tratta con un certo taglio che lo differenzia dalla concorrenza, avendo a sua volta esigenze differenti da tutti gli altri.
Inoltre, è importante che il pezzo sia… sul pezzo, quindi che tratti un fatto non banale e fresco, di attualità. Un altro suggerimento è il seguente: prima di proporre un articolo, conviene studiare la testata e vedere se ha già pubblicato un contenuto simile, per evitare di fare brutte figure. Infine, è fondamentale imparare a gestire i feedback, soprattutto quelli negativi, che in certi casi possono diventare un utile strumento per crescere e per migliorarsi.
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