Maturandi scrivono ai giornali: Non siamo come ci etichettate e non vogliamo un esame fatto male e in fretta
Lettera aperta di alcuni studenti che vorrebbero annullare uno dei momenti più importanti della carriera scolastica: il diploma.
Stress, videolezioni approssimative metodi e vite “saltate”: non avrebbero la preparazione adeguata.
A tutti i quotidiani d’Italia per far sì che arrivi alla ministra Azzolina e a tutti gli italiani! “Siamo nati nell’anno dell’11 settembre, il nostro primo anno di scuola è stato accompagnato dall’inizio della crisi finanziaria e gli ultimi anni dal riscaldamento globale…ed ora il Covid-19! Facciamo parte della cosiddetta “Generazione Z” che è nata attraverso il boom della tecnologia, di internet e dei social media. Sempre etichettati come sfaticati, nullafacenti e irresponsabili. Abituati a chattare per ore, ad usare più emoji che parole. Ma è proprio ora che capiamo quanto sia importante il contato fisico con la realtà.
Ci mancano le nostre abitudini ed i nostri amici, ma anche la scuola… sì esatto proprio la scuola! La nostra quotidianità è stata stravolta da questo virus che ci sta portando via gli ultimi mesi della nostra adolescenza. Non avremo la possibilità di abbracciarci e piangere insieme l’ultimo giorno di scuola, magari sotto le note di “Notte prima degli esami”.
Non avremo la possibilità di varcare quei cancelli, di camminare nei corridoi, di entrare nelle classi e di annoiarci seguendo le lezioni dall’ultimo banco. Sono solo alcuni degli aspetti che hanno caratterizzato questi cinque anni. Un ruolo fondamentale è svolto dai nostri professori, coloro che ci hanno accompagnato nella nostra crescita, nel bene e nel male, coloro che ci hanno fatto disperare, ma anche divertire, e con cui abbiamo stabilito un rapporto non solo scolastico.
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