Volteggiare a tre metri d’altezza conciliando forza fisica, agilità e femminilità non è semplice, soprattutto se deve “arrivare” ad una giuria, pronta a valutare ogni movimento.
Giulia Trosino ce l’ha fatta: sabato scorso a Modena ha vinto la gara di pole dance nella categoria contemporary pole amatori, una specialità particolare in cui è apprezzato il gesto atletico in sé, ma anche una certa coreografia ed espressività coreutica.
Giulia , cresciuta nella scuola di danza di Peter Larsen, ha la danza nel suo DNA: fin da piccola si è alzata sulle punte per non smettere più di volteggiare. Quattro anni fa la curiosità di provare la pole dance, disciplina coreografica attorno al palo. Le è piaciuta così tanto (“anche se è più impegnativa e più… pericolosa”) da diventare istruttrice di pole fitness base nella A.s.D. Pole Studio Alessandria (oltre che di danza nella scuola Orizzonte Danza di Spinetta). “Abbiamo partecipato a gare agonistiche solo un anno fa”, spiega la titolare Alona Parfenova, “e con lo splendido risultato di Giulia siamo saliti sul podio già quattro volte in varie competizioni nazionali”.
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