Non si placano le polemiche sul consigliere comunale Carmine Passalacqua, presidente della commissione cultura di Palazzo Rosso sulle dichiarazioni riguardo l’hospice Il Gelso. L’opposizione ne chiede le dimissioni. Il 30 gennaio si terrà addirittura un presidio durante il consiglio comunale (alle 18): “Non si può continuare a far finta di nulla dopo le dichiarazioni riguardo alla struttura Hospice il Gelso”, scrivono gli organizzatori, “Chiediamo al Sindaco di prendere una posizione chiara”. Sotto accusa è anche il sindaco di Alessandria che non avrebbe preso una posizione netta sulla vicenda.
Il consigliere Passalacqua, dal canto suo, si scusa se le sue parole siano state o meno offensive, ma non sta certo zitto:
“Riguardo alla richiesta di mie dimissioni da Presidente della Commissione Cultura o dalla carica di Consigliere comunale, mi spiace deludere chi le invoca, ma sono stato eletto a giugno 2017, per la terza volta su quattro competizioni elettorali, alle quali ho partecipato dal 2002. Se ogni volta che un Parlamentare è accusato di sbagliare, ed è successo spesso, nei vari schieramenti politici, si dimettesse, andremmo a votare ogni mese per supplire alla carica vacante. La democrazia è sempre invocata dalla Sinistra, che si appella sempre ai principi della Costituzione, ma nel mio caso usano la “ghigliottina” per ogni frase o concetto espresso, giusto o sbagliato, ovviamente per chi lo vuole interpretare a suo modo. Secondo me, parecchie persone sono state suggestionate dai social e dalle letture sui media, riguardanti solo gli attacchi e non la difesa. Pochi hanno trattato l’argomento in modo “super partes” e fra questi ringrazio le Redazioni che hanno dato spazio al sottoscritto, con titoli e contenuti appropriati. Mi sono già scusato con la struttura sanitaria, il Personale ed ovviamente familiari e pazienti, i volontari ed associazioni, tutti coinvolti nella polemica, ma non dal sottoscritto, che non ha nominato nessuno, ma dal pessimo modo di infangare e screditare il “pericoloso Passalacqua” , usando qualsiasi mezzo per sommaria giustizia. Ci sono state alcune posizioni a mia difesa, e soprattutto la riflessione sulle cause per cui la nostra città è stata classificata fra le prime per casi di morte oncologica. Probabilmente bisognerebbe investire anche sulla prevenzione e sulla salute pubblica, prima di arrivare al ricovero finale. Sarebbe un sogno vedere vuote le strutture menzionate, perché si è debellato il cancro in ogni sua forma? Credo che a tutti piacerebbe la sconfitta del male incurabile, come fu nei secoli passati per malattie gravi che erano presenti come epidemie di massa. Sono addolorato per il caso di “omicidio-suicidio” tragicamente avvenuto, e per rispetto a tutto ciò che è successo, mi sarei aspettato un clima più sereno e non di veemente violenza dei comunicati contro me, arrivando ad aizzare gli animi di tutti. Per ultimo continuo a pensare che lo scatenarsi con campagne di odio mediatico, non porta mai ad un buon risultato. Sarei contento di vedere lo stesso impegno di PD e 5stelle per risolvere il problema dei 75milioni di debiti lasciati dalla precedente amministrazione, proprio da Loro che hanno autorevoli rappresentanti di Governo nazionale, per il bene della città, per il bene di tutti, per dar modo di investire nel miglioramento delle condizioni ambientali, ed anche a sovvenzione delle benemerite strutture sanitarie alessandrino. Non ho visto alcun desiderio di dimissioni spontanee, da parte di chi ha responsabilità per un debito colossale, che rischiava di far sprofondare la città di nuovo in dissesto. Gli alessandrini devono riflettere su quel famoso detto : “non guardare la pagliuzza, quando c’è una trave…”.
Anche le “sardine alessandrine” chiedono le dimissioni del consigliere:
Il presidente della commissione cultura Carmine Passalacqua deve dimettersi: “Vogliamo invece rimarcare la nostra totale contrarietà a far restare una persona non degna nemmeno lontanamente del mondo della cultura a ricoprire un incarico di quel tipo. Ci chiediamo come il sindaco di Alessandria possa accettare una simile situazione giacché lui si, uomo di cultura”.
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