Ogni stagione agricola è sempre peggio. I cambiamenti climatici continuano a rendere difficile la vita nei campi, così la produzione e l’economia ne risente. A causa dell’andamento climatico avverso la produzione agricola si è ridotta dell’1,3% ma il calo sale al 2,4% per i prodotti vegetali con punte del -12% per il vino particolarmente sensibile alle condizioni meteo.
Percentuali che in provincia di Alessandria si traducono con il 40% di semine non effettuate e raccolti tagliati a causa del maltempo prolungato dei mesi scorsi che ha compromesso le tradizionali semine autunnali come quelle del frumento tenero, loietto, triticale, grano duro e colza.
Pioggia, neve, vento, trombe d’aria e grandine hanno fatto registrare nel 2019 ben 1.669 eventi stagionali: un 60% in più rispetto all’anno precedente, con ripercussioni drammatiche sulle produzioni e pesanti conseguenze sull’economia, sul lavoro e sull’ambiente.
“Partendo dalle aree provinciali è necessario investire sull’agricoltura che è un settore strategico per far diventare l’Europa più sostenibile con una Politica agricola forte, semplice ed efficace e con risorse adeguate per consentire alle imprese di svolgere un ruolo essenziale nel presidio dei territori, nel contrasto alla crisi climatica e contro il dissesto idrogeologico” ha affermato il Presidente di Coldiretti Alessandria Mauro Bianco.
E se il 2019 è stato il quarto anno più caldo dal 1800 con una temperatura superiore addirittura di 0,96 gradi rispetto alla media di riferimento secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Isac Cnr, oggi siamo di fronte a fioriture anticipate in tutte le zone della provincia.
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