Il governatore Alberto Cirio è allibito: l’arresto di Roberto Rosso, 59 anni, suo assessore in giunta (esponente di Fratelli d’Italia dopo una vita in politica, ricoprendo anche la carica di sottosegretario) con l’accusa di voto di scambio con la ‘ndrangheta ha sconquassato la Giunta regionale.
Rosso dal carcere ha fatto pervenire le sue dimissioni, accettate senza pensarci su da Cirio: “Non possiamo accettare che esista alcuna ombra e più che mai su un tema come quello della lotta alla criminalità. La mafia è il nemico assoluto. >L’accusa è la peggiore per chi vuole rappresentare le istituzioni”.
In particolare Rosso avrebbe promesso quindicimila euro per un pacchetto di voti, chiesti a persone legate alla mafia calabrese. Rosso, secondo l’accusa, sarebbe stato al corrente della posizione degli interlocutori.
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