Sri Lanka è uno di quei posti da visitare almeno una volta nella vita. Un’Isola a forma di lacrima appoggiata sull’Oceano Indiano dove la natura si esprime in tutta la sua potenza, custode di memorie antiche, generatrice di entusiasmo e stupore. Una destinazione fuori dall’ordinario, un Paese che è meglio affrettarsi a scoprire prima che il turismo di massa lo renda un luogo abusato e ne scalfisca purezza e autenticità.
I perché del successo dello Sri Lanka turistico
Rimasta per anni sconosciuta ai flussi turistici a causa della guerra civile, dal 2009 lo Sri Lanka è stato riscoperto dai viaggiatori di tutto il mondo e ultimamente sembra piacere molto anche agli italiani che in gran numero lo scelgono come meta delle loro vacanze, spesso abbinandolo alle vicine Isole Maldive in occasione di viaggi di nozze.
Un Paese che offre una combinazione perfetta per una vacanza all’insegna della completezza e che, grazie alle sue attrazioni paesaggistiche, ai fortissimi richiami storici e culturali, a condizioni climatiche favorevoli, a una popolazione allegra e cordiale e alle prelibatezze della sua cucina, è destinato a conquistare un po’ tutti: d’altra parte, c’è solo l’imbarazzo della scelta quando si tratta di scegliere lungo quali itinerari avventurarsi per scoprire lo Sri Lanka.
La cucina cingalese: un trionfo di sapori
Risultato d’influenze indiane, europee, africane e indonesiane, in Sri Lanka la cucina ha sapori vivaci e ben calibrati ed è connotata dall’uso sapiente del latte di cocco, dall’impiego di una gran varietà di spezie profumate e dalla presenza costante di frutta tropicale. Una tavola colorata, accesa e saporita che rivela lo spirito del Paese e il carattere dei suoi abitanti.
Se il riso è alla base della cucina cingalese ed è ritenuto simbolo di vitalità, il piatto tipico è senza dubbio il rice & curry, una pietanza composita che consiste in un piatto di riso accompagnato da una serie di piattini con diversi tipi di salse e curry a base di verdure, carne e pesce.
Ugualmente diffusi fra la popolazione locale il kotthu rotti, unione di pezzi di pane non lievitato mescolato con verdure e ingredienti vari e i gustosissimi hopper, una specie di crepes sottili e croccanti servite con salsine a base di ceci e verdure.
Le attrazioni paesaggistiche in Sri Lanka
Elemento preponderante di questa terra munifica di bellezze è sicuramente l’acqua, che si palesa un po’ ovunque con fiumi, laghi, cascate, canali, oceano. E ancora, spiagge punteggiate da palme di cocco, vegetazione rigogliosa, piantagioni di tè, animali selvatici.
Irrinunciabile una puntata al Minnerya National Park, uno dei tredici parchi naturali presenti in Sri Lanka, cui vanno aggiunti i giardini e gli orti botanici, a testimonianza di quanto qui il verde sia considerato un bene prezioso, da difendere e salvaguardare.
Percorribile a bordo di una jeep per quasi tutti i suoi 9.000 ettari, il parco è davvero un luogo incantato per i bird watcher: sono possibili incontri ravvicinati con aquile, fenicotteri rosa, pellicani e molte altre specie rare di volatili che vengono a pescare nelle acque poco profonde del lago. Ma Minnerya è soprattutto il regno degli elefanti che popolano in gran numero le sue pianure dove pascolano tranquilli e noncuranti della presenza degli umani, ai quali è possibile avvicinarsi fino a una decina di metri per ammirarli e fotografarli. Un’immersione totale nella natura, un luogo emozionante e spettacolare.
Estese a perdita d’occhio, a ricordare l’epoca in cui la vecchia Ceylon era una colonia britannica, le piantagioni di tè occupano invece la Hill Country, zona percorribile anche in treno, che si estende fra cascate e picchi montuosi nella parte centrale dell’Isola. A Nuwara Eliya è possibile visitare una fabbrica del tè e, grazie alle guide locali, scoprire le varie fasi della lavorazione delle foglie fino all’approdo della bevanda nelle nostre teiere casalinghe.
Il patrimonio culturale dello Sri Lanka
Arte e cultura millenarie, quelle cingalesi, i cui resti sono ancora ben visibili nei tanti siti archeologici presenti nel Paese. Fra questi, uno dei meglio conservati è Polonnaruwa, dove fra l’undicesimo e il tredicesimo secolo sorgeva l’antica capitale.
Un luogo colmo di antiche rovine, in parte civili in parte sacre, che testimoniano la passata grandezza e che richiamano tutto l’anno un gran numero di visitatori. Principale attrazione, quattro statue di Buddha di stupefacente imponenza modellate incredibilmente su un blocco unico di roccia granitica a comporre il Reliquario delle Pietre Nere dove la divinità è rappresentata in diverse posizioni.
Altro capolavoro dell’archeologia, il Tempio d’Oro di Dambulla, situato nel cuore del Paese e parte integrante del c.d. Triangolo Culturale: qui 5 grotte scavate nella roccia ospitano 150 statue del Buddha di diverse dimensioni e una serie di altre statue e dipinti in rappresentanza delle diverse epoche di scultura e di arte singalese. Un sito intriso di magia e spiritualità, molto amato anche per la serenità e il senso di pace che è in grado di infondere.
Quanto costa viaggiare in Sri Lanka?
Lo Sri Lanka è un Paese tendenzialmente economico che offre la possibilità di mangiare con poco e approfittare di sistemazioni più che confortevoli a prezzi molto convenienti: fatta eccezione per il biglietto d’ingresso a musei e siti archeologici non dovrebbe riservare sorprese. Molte sono inoltre le agenzie di viaggio che propongono pacchetti turistici comprensivi di volo e soggiorno accordando un risparmio notevole sul biglietto aereo.
Commenta per primo