E’ allerta meteo arancione fino alle ore 24 di oggi in provincia di Alessandria dove da sabato piove copiosamente su tutto il territorio: Pianura alessandrina, Alto Monferrato, Valle Bormida, Valle Lemme, Valle Stura e Valle Orba e anche nella Val Curone, in Val Borbera, compresa la Valle Scrivia.
Sorvegliati speciali Tanaro e Bormida dove è alto il livello di attenzione nelle campagne lungo gli argini per il rischio di esondazioni e allagamenti: in tale situazione sono a rischio i terreni le colture e le imprese agricole che possono subire ingenti danni alle produzioni.
“Il maltempo si abbatte in un autunno in cui a settembre sono cadute addirittura il 61% in meno di precipitazioni rispetto alla media storica, con i terreni secchi che amplificano il rischio idrogeologico. Massima attenzione, quindi per le forti precipitazioni e i temporali che potrebbero causare limitate esondazioni dei corsi d’acqua e attivazione dei fenomeni di versante” – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco.
Coldiretti Alessandria è stata la prima a sottoscrivere l’accordo con l’Aipo per la gestione del territorio e per messa in sicurezza dei fiumi, la prima provincia in Italia: “In questo modo viene rafforzata la figura dell’agricoltore come “custode della terra” – ha aggiunto il Presidente Bianco – prioritario quindi, di fronte agli eventi climatici avversi, il fondamentale coinvolgimento e l’apporto propositivo di tutti gli attori sociali per offrire un’efficiente gestione di strumenti fondamentali per la difesa e la salvaguardia del suolo e dell’ambiente”.
“L’andamento anomalo di quest’anno conferma la tendenza alla tropicalizzazione del clima per effetto dei cambiamenti climatici in atto che si manifestano con la più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense e il rapido passaggio dal sole al maltempo.- ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo – Nelle campagne continua lo stato di allarme per la paura dell’arrivo di nubifragi e della grandine che è la più temuta in questa fase stagionale per i danni irreversibili che provoca alle coltivazioni”.
(Foto di repertorio)
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