Sono imminenti le elezioni per il prossimo Presidente della Provincia di Alessandria. In base alla riforma Delrio dev’essere un sindaco, che decade quando smette d esserlo. Ecco spiegate le elezioni provinciali, decaduta Rita Rossa, sindaco e presidente della provincia di Alessandria.
Ma, colpo di scena, il sindaco che potrebbe avere più peso e più chances, Gianfranco Cuttica di Revigliasco, ha deciso di non candidarsi, e di rimanere solo a Palazzo Rosso.
Nel dibattito in corso circa le candidature possibili per ricoprire il ruolo di nuovo Presidente della Provincia ritengo che il servizio che sto svolgendo come Sindaco di Alessandria rappresenti di per sé l’obiettivo primario a cui gli elettori mi hanno chiamato: un servizio a tutto tondo e che mi richiede un impegno a tempio pieno per poter dare alla Città una prospettiva di sviluppo concreto, fondato sulla consapevolezza delle sue tante potenzialità e attento a fornire — nei molteplici ambiti di azione politico-amministrativa possibile — prospettive innovative, coraggiose e che restituiscano veramente centralità e attrattività culturale, economica e turistica alla nostra Alessandria.
Per questo motivo, pur grato a coloro che auspicavano una mia candidatura al ruolo di nuovo Presidente della Provincia, ritengo che sia più opportuno che questo particolare servizio e disponibilità sia richiesto e affidato a Sindaci di Comuni della nostra Provincia che abbiano dimensioni medio-piccole e comunque più contenute di quelle del capoluogo provinciale.
Le ragioni credo siano abbastanza intuibili e di ordine pratico oltre che teorico, a vantaggio di tutto il territorio provinciale. Ci sono infatti Sindaci competenti e appassionati alla “res publica” presenti e operativi in tanti Comuni alessandrini che possono avere più disponibilità di tempo per curare gli interessi dell’intero territorio provinciale, apportando quella sensibilità e attenzione “pratica” che consenta di valorizzare non solo le realtà territoriali di grandi dimensioni — come la Città di Alessandria o i suoi cosiddetti Centri-zona — ma anche i tanti piccoli Comuni che costituiscono, con le proprie comunità locali, la forza della nostra Provincia.
Non possiamo oggi perdere l’occasione di attuare un vero e proprio rilancio di tutto il territorio provinciale. Scegliendo un Presidente che è Sindaco di un Comune di grandi dimensioni si può correre infatti il rischio che lo stesso sia maggiormente impegnato a risolvere le questioni del proprio Comune e dei Comuni con cui condivide le problematiche amministrative tipiche dei Comuni di medio-grandi dimensioni.
Ritengo quindi veramente strategico che il ruolo di prossimo Presidente della Provincia sia affidato a un Sindaco di un Comune di medio-piccole dimensioni, quale ad esempio il competente e stimato Sindaco di Cassine Gianfranco Baldi. Queste realtà territoriali — a torto considerate da qualcuno come “minori” — hanno diritto e pieno titolo a manifestare la propria importanza e, vorrei dire, centralità in un gioco-di squadra complessivo che l’Ente Provincia è chiamato a svolgere per consolidare in modo sistemico l’intero territorio e preparare le sue tante comunità alle sfide del futuro: in termini strutturali, infrastrutturali, occupazionali, di tenuta delle peculiarità produttive (siano esse agricole, industriali o del terziario) nonché di mantenimento e rilancio, anche in chiave turistica, delle meraviglie del nostro territorio alessandrino, dal punto di vista paesaggistico, storico-architettonico e culturale».
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