“L’episodio di Villanova D’Asti, dove 7 immigrati sono stati trovati in un treno merci proveniente dalla Serbia in precarie condizioni, dopo giorni di viaggio al freddo, ci ricorda la necessità di aumentare il nostro impegno per prevenire i rischi a cui sono esposte migliaia di persone in cerca di pace e opportunità in Europa. Il rifiuto all’accoglienza di molti Stati europei attribuisce al nostro paese il compito difficile e, a volte ingrato, di intercettare e fermare il flusso di persone spesso dirette altrove, assumendoci la responsabilità della salvaguardia di vite fragili”.
Lo afferma il presidente Anolf (Associazione nazionale oltre le frontiere) della Cisl Piemonte, Paolo Pozzo, dopo la scoperta, nella stazione di Villanova d’Asti, di sette immigrati (5 ragazzi algerini e due marocchini) nascosti nel vagone di un treno merci in condizioni disumane.
La Cisl piemontese riafferma il proprio impegno su tutto il territorio regionale per attivare canali di solidarietà concreta a favore degli immigrati e dei richiedenti asilo, sia attraverso il contributo diretto degli iscritti sia attraverso la partecipazione alle istanze politiche e di coordinamento istituzionale.
“Occorre attivarsi sui territori – spiega il segretario generale della Cisl Piemonte, Alessio Ferraris – per promuovere, insieme all’Anolf, una nostra maggiore partecipazione ai tavoli di coordinamento locali per contribuire alla rete degli attori sociali impegnati nell’accoglienza e coinvolgere le nostre strutture e le nostre federazioni in campagne di raccolta di generi di prima necessità. Per rilanciare il nostro impegno è previsto un focus sull’argomento nella prossima riunione del Comitato esecutivo regionale della Cisl”.
Per il segretario generale della Cisl Alessandria-Asti, Sergio Didier: “Il problema dei migranti costituisce una delle priorità della Cisl. Occorre al tempo stesso salvaguardare la sicurezza e la tranquillità della collettività ospitante e dei migranti stessi, nell’ambito di una regolarizzazione urgente e responsabile.”
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