Il Tanaro in città ha fatto paura, ma alla fine non è tracimato dalla zona della piscina. Questione di pochi centimetri, venti o trenta, dopodiché il fiume avrebbe oltrepassato il muretto della passeggiata per invadere giardini e strade. In ogni caso l’esondazione non sarebbe stata particolarmente estesa, ma in ogni caso dalla Prefettura gli amministratori hanno preferito allertare gli abitanti, farli evacuare e predisporre dighe di sacchi e terrapieni per contenere un’eventuale onda. Pericolo scampato. Oggi le scuole restano chiuse, i parcheggi blu gratis (per non penalizzare chi ha spostato i mezzi nelle piazze più sicure) e piano piano si torna alla normalità, anche se il fume ha comunque fato danni nei paesi al confine con la provincia di Asti (Masio, Quattordio, Felizzano), e nelle stesse frazioni a nord della Città, zona alluvionale per natura.
Anche la Bormida ha dato problemi nell’Acquese, soprattutto, uscendo in più punti, compreso quello nella città termale di zona Bagni.
L’emergenza dovrebbe essere terminata.
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